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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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Bruciato vivo dalla moglie e dall’amante Vincenzo Cordi. I nomi degli arrestati e VIDEO I Carabinieri fanno piena luce sull'omicidio. Parla il Capitano Carmelo Berlingheli

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I Carabinieri di Reggio Calabria, dalle prime ore di questa mattina, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa da G.I.P. presso il Tribunale di Locri nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, del grave fatto di sangue avvenuto nella Locride a cavallo tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno.
Le indagini dei Carabinieri di Roccella Jonica, partite dal rinvenimento del cadavere bruciato di CORDI’ Vincenzo all’interno della propria autovettura, hanno consentito di far luce su uno dei più efferati omicidi degli ultimi tempi: l’uomo è stato bruciato in auto ancora vivo.
Gli approfondimenti svolti dai militari dell’Arma hanno fatto piena luce, altresì, sul movente del grave fatto di sangue, inquadrato nell’ambito familiare.
Stamattina, dopo una serrata attività d’indagine, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti degli autori dell’omicidio di CORDÌ Vincenzo.
3 LE PERSONE ARRESTATE:
– BRESCIA Susanna cl.77, moglie del Cordì, disoccupata, con precedenti di polizia per reati contro la pubblica fede e il patrimonio,
– SFARA Francesco cl.98, figlio di un precedente matrimonio della donna, disoccupato, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio;
– MENNITI Giuseppe cl.79, operaio, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e con precedenti di polizia per reati contro la pubblica fede, legato da una relazione sentimentale con la BRESCIA Susanna.
Le indagini hanno consentito di accertare che, nella tarda serata dell’11 novembre 2019 Brescia Susanna, con l’inganno, ha dapprima condotto CORDÌ Vincenzo in località Scialata del comune di San Giovanni di Gerace e, successivamente, con il concorso di SFARA Francesco e MENNITI Giuseppe lo ha tramortito, cosparso di benzina e gli ha dato fuoco all’interno della sua autovettura Fiat 16.
La donna, al fine di depistare le indagini, ha tentato di far credere agli inquirenti che il compagno si fosse suicidato a causa del periodo di depressione che stava attraversando.

Ulteriori dettagli saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 17.00 odierne presso il Gruppo Carabinieri di Locri.