Treno deragliato a Lodi, il macchinista morto era originario di Reggio Calabria Era uno dei due macchinisti deceduti nel'incidente del treno ad alta velocità. Il cordoglio del sindaco Giuseppe Falcomatà e del Governatore Mario Oliverio
Nel treno ad alta velocità a Lodi uno dei due macchinisti deceduti era originario di Reggio Calabria, si tratta di Giuseppe Cicciù, l’uomo aveva 52 anni. Assieme a lui il collega Mario Di Cuonzo. Nel disastro ci sono 31 persone ferite, tutti con ferite con fratture, ma nessuno in pericolo di vita.
Il prefetto di Lodi Marcello Cardona anch’esso originario di Reggio Calabria, “Poteva essere una carneficina”. Sulle prime tre carrozze, infatti, viaggiavano soltanto 4 persone (una nella prima, due nella seconda, una nella terza) e questo avrebbe contribuito a evitare che ci fossero più morti.
Per quanto concerne le cause dell’incidente, da quanto ricostruito sino al momento pare che la motrice del convoglio, dopo essere uscita dai binari, sia finita prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa.
Sembra che la motrice del Frecciarossa, in corrispondenza di uno scambio elettronico, si sia staccata dal resto del treno, andando verso la zona dei depositi e, dopo aver urtato un carrello merci sui binari e – dopo aver percorso trecento o quattrocento metri fuori dalle rotaie, si sarebbe schiantata su un casotto delle Ferrovie dello Stato. Il resto del treno ha invece continuato la sua corsa sull’altro binario, la prima carrozza si è ribaltata e le altre carrozze sono più più o meno intatte: la prima vettura del treno “si è staccata dal resto del convoglio per i sistemi di sicurezza e ha proseguito la corsa”, questa “è stata una fortuna nel dramma perché altrimenti c’era il rischio che anche il resto del treno avesse lo stesso impatto tremendo”, ha spiegato il governatore Fontana.
Il cordoglio del sindaco Falcomatà per la morte del macchinista Giuseppe Cicciù: «Sia fatta piena luce su questa tragedia».
«A nome della Città di Reggio Calabria intendo esprimere il più sincero cordoglio nei confronti dei familiari di Giuseppe Cicciù, il macchinista reggino morto insieme al collega Mario Di Cuonzo nel tragico incidente ferroviario di questa mattina vicino Lodi». È quanto scrive, in una nota, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
«La comunità reggina è in lutto», ha affermato il sindaco aggiungendo: «Ancora una volta, la nostra città perde uno dei suoi figli. Oggi è un giorno di infinita tristezza per tutti noi. Alla famiglia di Giuseppe giunga l’abbraccio caloroso di tutti i reggini. Ci auguriamo che su questa tragedia venga al più presto fatta piena luce, al fine di accertare eventuali responsabilità».
Treno deragliato in provincia di Lodi: il cordoglio di Oliverio
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, esprime cordoglio per il grave incidente avvenuto questa mattina sulla linea alta velocità all’altezza di Casal Pusterlengo (in provincia di Lodi) in cui hanno perso la vita due ferrovieri, uno dei quali, Giuseppe Cicciù, 52 anni, macchinista, era originario di Reggio Calabria.
“Ancora una volta – afferma Oliverio- un altro nostro corregionale muore sul lavoro, lontano dalla sua terra e dai suoi affetti più cari. Alla famiglia giungano la nostra vicinanza e le più sentite condoglianze”. f.d.