Coronavirus, “Autocertificazione anche per uscire a piedi”. La situazione è seria, non facciamola diventare drammatica Dopo la dichiarazione di pandemia dell’OMS, c’è molta preoccupazione. In Calabria ad oggi sono 19 i contagiati, occorre stare a casa e uscire solo per necessità impellenti
La situazione si sta facendo davvero seria! Occorre essere prudenti, ma soprattutto responsabili in quanto la situazione è allarmante per quanto concerne i contagiati in Italia. Il cosiddetto “focolaio rosso” è ancora al Nord, con oltre mille contagiati al giorno. Il capo della protezione civile è lapidario, bisogna seguire le direttive governative in merito al decreto cosiddetto “Io resto a casa”. Uscire solo se è necessario altrimenti restare a casa sta diventando una condizione perentoria. Non c’è alcuna condizione di allarmismo, ma la situazione è seria.
Proprio in queste ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena dichiarato quella condizione che nessuno voleva arrivare, ovvero che il Coronavirus è una pandemia (Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie). È pur vero che lo stesso direttore Ghebreyesus aveva sostenuto l’azione intrapresa dall’Italia, “Le vostre misure ci serviranno da lezione per affrontare l’epidemia anche negli altri Paesi”. E bisogna precisare che la dichiarazione di pandemia non avrà effetti concreti sull’organizzazione dei nostri ospedali o sulla risposta italiana al coronavirus, già molto decisa.
In Calabria i contagiati fino a questo momento sono 19 e nel reggino sei. Sono tutti pazienti provenienti dal Nord. Purtroppo stiamo pagando le incoscienze dei giorni passati in quanto la condizione di preoccupazione di aumento dei casi si è verificato dopo la “diaspora” delle persone che prese dal panico hanno affollato le stazioni ferroviarie e altri che sono stati presi con le automobili diretti al nord per essere riportati a casa. Sono incoscienze che hanno fatto prevalere egoismo e irresponsabilità i quali in un momento di grave emergenza non dovrebbero esistere. Nel luogo dove scriviamo, a Taurianova, la cittadinanza sta rispondendo bene e sta utilizzando tutte le adeguate misure grazie anche ai consigli dei medici di base che stanno svolgendo un lavoro di comunicazione alla prevenzione che a lungo andare dovrebbe dare i suoi frutti. L’unica cosa certa è che bisogna uscire solo se si ha la necessità farlo ovvero per le spese alimentari di prima necessità, per le medicine e soprattutto per questioni lavorative se proprio non possono essere effettuate all’interno della propria abitazione. Ma in un mondo computerizzato ad alt tecnologia come il terzo millennio, non dovrebbe essere difficile attuare tali condizioni.
Quello che viene raccomandato è che chi è arrivato dal Nord resti a casa! Si censisca nel sito della Regione Calabria e vanno potenziate le cure igieniche. Allo stato attuale non sono individuati focolai, ma occorre sempre stare allerta perché il pericolo è dietro l’angolo.
Il Capo della Protezione Civile ha anche detto in maniera perentoria che “Il consiglio è sempre lo stesso, uscire per lo stretto necessario e indispensabile e anche chi esce a piedi deve portare l’autocertificazione”. Ad oggi sono oltre quattromila le persone che si sono segnalate nel sito della Regione, occorre farlo inderogabilmente e senza esitare un attimo.
State a casa perché potreste essere dei pericoli per voi stessi e per chi ci circonda, l’espansione è veloce, è un virus sconosciuto che si espande facilmente e crea focolai improvvisi.
Facciamo nostro il messaggio del direttore dell’OMS Ghebreyesus, “Non siamo alla mercè del virus. Il grande vantaggio che abbiamo è che le nostre decisioni, a livello di governi, attori economici, comunità, famiglie e individui è che tutti noi possiamo influenzare la traiettoria dell’epidemia. La regola del gioco è mai darsi per vinti”.
Mai darsi per vinti!