Callipo, fare gesti di solidarietà con le donazioni a favore dell’emergenza sanitaria Se migliaia di medici, di infermieri, di lavoratori, di volontari restano in trincea con coraggio e spirito di sacrificio, a maggior ragione la politica deve aprirsi all'altruismo
«Mi arrivano notizie da ogni angolo della Calabria di singoli consiglieri comunali, gruppi consiliari o intere amministrazioni locali che fanno donazioni per sostenere chi fronteggia in prima linea l’emergenza Coronavirus. Mi riempie il cuore vedere che il mio appello ha spinto chi rappresenta le istituzioni ad ogni livello a fare gesti concreti di solidarietà. È anche giusto che il politico che vuole dare un contributo, che sieda in un Consiglio comunale o a Palazzo Campanella o in Parlamento, lo faccia a favore di presìdi sanitari o di Protezione civile del suo territorio di appartenenza. A me non interessa avere la paternità di tutto questo e men che meno di gestire in prima persona le donazioni, a me interessa solo che la solidarietà si concretizzi e che ciò avvenga nella massima trasparenza possibile. Non importa quanto, non importa come e non importa dove. Quello che conta, in questo momento difficile per tutti noi, è che chi ricopre cariche pubbliche senta la responsabilità di fare la propria parte a favore della collettività. Quindi uscite allo scoperto e continuate a donare. Se migliaia di medici, di infermieri, di lavoratori, di volontari restano in trincea con coraggio e spirito di sacrificio, a maggior ragione la politica deve aprirsi all’altruismo e dare un aiuto a questo esercito senza armi che giorno dopo giorno, nei nostri ospedali e sul territorio, ci sta rendendo tutti orgogliosi di essere italiani». È quanto dichiara il consigliere regionale Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria”.