Cuzzupi (Ugl), “Allarme sociale in Calabria” Quasi raggiunta la soglia delle diecimila domande di Cassa Integrazione
«Siamo arrivati alla soglia delle diecimila domande per la Cassa Integrazione in deroga. Cifra che la dice lunga su quale sia la situazione economica e sociale in Calabria».
Ad affermarlo è il Segretario Generale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi, che rivolge il proprio appello alla forze politiche per evitare che la Regione possa subire il definitivo tracollo.
«Giovedì, insieme alle altre sigle sindacali, incontreremo l’assessore al Lavoro Fausto Orsomarso alla Cittadella – dice ancora Ornella Cuzzupi – per fare il punto della situazione ed elaborare la strategia migliore per dare risposte ad imprese, piccoli artigiani e tutto quel mondo produttivo sul quale si regge l’economia calabrese e che riguarda la sussistenza stessa di migliaia di famiglie. L’emergenza sanitaria in atto, legata alla diffusione del Coronavirus e al conseguente lockdown, rischia di avere conseguenze disastrose nel Mezzogiorno d’Italia e in Regioni come la Calabria. Seppure i dati relativi al diffondersi del contagio, almeno fino ad oggi, non sono pesanti come in altre zone del Paese, le conseguenze economiche potrebbero essere più gravi su tessuti economici già fragili e con percentuali di disoccupazione altissime già prima della pandemia».
«Servono dunque risposte adeguata all’emergenza in atto – spiega ancora il segretario generale dell’Ugl – e una elaborazione politica degna di questo nome. Il nostro appello, dunque, non può non rivolgersi a tutti i livelli di governo e all’intera deputazione calabrese. Il presidente della giunta regionale Jole Santelli dovrà dedicare massima attenzione al dramma sociale ed economico che rischia di vivere la nostra Regione. Imprese, artigiani, ma anche gli studi professionali non possono essere abbandonati a loro stessi».
«Gli ammortizzatori sociali – afferma Ornella Cuzzupi – non possono bastare da soli. Lo sa perfettamente anche l’assessore Orsomarso. C’è necessità che il governo nazionale sappia mettere in campo strumenti economici e finanziari adeguati all’emergenza sociale che seguirà a quella sanitaria. Anche utilizzando i fondi europei per dare liquidità alle imprese, sgravarle dalla pressione fiscale e provare a garantire i posti di lavoro. Il governo nazionale deve concentrarsi in maniera particolare verso le Regioni economicamente più fragili che rischiano di subire una desertificazione produttiva e demografica ancora peggiore di quella registrata negli ultimi atti che potrebbe mettere una pietra tombale sulle residue speranze di sviluppo e di recupero del gap con il resto del Paese. La nostra Regione aspetta risposte precise sia dal bilancio regionale in discussione in questi giorni che dai prossimi decreti del governo guidato da Giuseppe Conte».