Giovani Comunisti RC, in Calabria il 40% degli studenti non possiede pc o un tablet Il diritto allo studio non è garantito, perché non tutti hanno la capacità economica di accedere ai mezzi necessari per seguire le videolezioni
A Reggio Calabria quasi il 40% degli studenti è escluso dalla didattica a distanza! In Calabria il 46% delle famiglie non possiede un computer o un tablet. Il diritto allo studio non è garantito, perché non tutti hanno la capacità economica di accedere ai mezzi necessari per seguire le videolezioni!
È evidente che non è possibile convertire la didattica in digitale in poche settimane, dopo che da anni i continui tagli di miliardi su miliardi all’istruzione pubblica, ad opera dei Governi di centro-sinistra e destra, hanno reso l’Italia uno dei Paesi più arretrati a livello europeo anche nello sviluppo di strumenti digitali per la scuola. Il Ministro Azzolina però vuole negare l’evidenza. A quanto dice lei va tutto bene, tanto da lanciare anche l’hashtag #lascuolanonsiferma, ma per gli studenti delle classi popolari invece si ferma tutto. C’è chi ha un solo computer in casa e più fratelli e sorelle, quindi è costretto a seguire a turno le lezioni, chi non ha una buona connessione ad internet, e chi non ha nessun dispositivo o connessione ad internet. Così anche con questa emergenza si palesa ancora di più la natura di classe dell’istruzione italiana che i dati locali di Reggio Calabria confermano.
Per giunta, in assenza di una pianificazione nazionale dei servizi da garantire, tutto viene consegnato a grandi aziende come Google e Microsoft, che grazie alla situazione di crisi stanno facendo grossi profitti e accumulando migliaia di nuove iscrizioni. Addirittura queste aziende usano le autorizzazioni online necessarie per la registrazione per vendere i dati personali a terzi, una speculazione inammissibile fatta con i dati degli studenti e degli insegnanti. L’assenza di misure strutturali atte a garantire il diritto allo studio e la tutela dell’istruzione pubblica generano disuguaglianze, disorganizzazione e profitti per le aziende.
«Misure strutturali per il diritto allo studio richiederebbero investimenti e acquisti più ampi e in tempi brevi» afferma Davide Cannizzaro, membro della sezione reggina del Fronte della Gioventù Comunista. «Il Governo deve garantire il comodato d’uso gratuito per i computer ad ogni studente che non ne possiede uno, mettere a disposizione tutti i testi in formato digitalizzato, fornire una piattaforma online nazionale gestita dallo Stato, occuparsi di fornire il supporto tecnico necessario per scuole e studenti, ma soprattutto garantire al rientro dall’emergenza modalità di supporto per permettere agli studenti di rimettersi in pari, assumendo nuovi docenti a tempo indeterminato.
Insieme alla salute, attraverso misure concrete, devono essere garantiti tutti i diritti, tra cui il diritto allo studio».