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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 18 DICEMBRE 2024

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Poste Italiane, francobollo dedicato a Bruno Ielo, il tabaccaio ucciso di Reggio Calabria A risvegliare l’attenzione sulla storia di Bruno Ielo, commerciante ucciso in Calabria dalla ‘ndrangheta nel 2017, è stato lo scrittore Stefano Massini

Poste Italiane, francobollo dedicato a Bruno Ielo, il tabaccaio ucciso di Reggio Calabria A risvegliare l’attenzione sulla storia di Bruno Ielo, commerciante ucciso in Calabria dalla ‘ndrangheta nel 2017, è stato lo scrittore Stefano Massini
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A risvegliare l’attenzione sulla storia di Bruno Ielo, commerciante ucciso in Calabria dalla ‘ndrangheta nel 2017, è stato lo scrittore Stefano Massini, che nel suo intervento settimanale all’interno della trasmissione televisiva Piazzapulita, su La7, ha proposto al Ministro dello Sviluppo Economico e al Presidente della Repubblica la dedica di un francobollo.
“Chi era Bruno Ielo?”, domanda Massini. E fornisce subito una risposta precisa e appassionata: “Bruno era un ex carabiniere, un uomo semplice con un senso semplice delle cose giuste. Sembra poco, ma basta e avanza. Bruno Ielo, terminato il suo servizio nell’Arma, aveva aperto nella periferia di Reggio Calabria una tabaccheria, da gestire insieme alla figlia. Niente di eroico, niente di epocale: aprire una tabaccheria. Peccato che quell’esercizio commerciale infastidisse una delle cosche locali. Cominciarono le minacce. Poi gli avvertimenti. Poi gli atti violenti. Bruno Ielo, in una sera di maggio, per strada, è stato ucciso per non aver ceduto a chi intende la convivenza sociale basata sulla legge della paura”. Ma c’è anche un’altra domanda: perché, per ricordarlo, proprio un francobollo?
“Sarebbe bello – spiega Massini – se proprio i tabaccai, preposti per legge alla vendita dei valori bollati, potessero vendere un francobollo intitolato a uno di loro, a un tabaccaio irriducibile e tenace. Fra tanti che si montano la testa, Bruno Ielo era uno che la testa non l’ha abbassata, semplicemente perché la testa alta è sinonimo di coraggio”.
Bruno Ielo nacque a Reggio Calabria il 1° dicembre 1951 da una famiglia di commercianti, dalla quale la nonna materna aveva avuto la licenza di “tabacchino” per la sua onestà.
La tabaccheria andò avanti di generazione in generazione lavorando incessantemente.
Bruno dopo gli studi entrò nell’Arma dei Carabinieri emigrando così in Sardegna e il suo servizio come Brigadiere durò 5 anni.
Dopo lo stesso si congedò dall’Arma e vinse il concorso come Direttore amministrativo scolastico.
La sua carriera di servizio durò in tutto 41 anni.
Negli ultimi anni di questo percorso gli viene affidata la tabaccheria di famiglia e per questo motivo volendo migliorare si sposta dal suo piccolo paese di Concessa a Gallico e qui dopo breve tempo inizia il dramma prima la rapina con sparatoria da cui miracolosamente si salva e dopo 6 mesi l’assassinio, sotto gli occhi della figlia.
Bruno per la sua grande onestà e per il suo continuo combattere per i valori in cui aveva sempre creduto non ha voluto abbassare la testa.
Uomo disponibile verso tutti grande lavoratore con un grande cuore, capace di dimostrare il suo amore.
La famiglia ha dei ricordi che non si potranno mai cancellare, anzi dal momento che lui non c’è più, i suoi modi di fare, di agire, di essere sono ancora più presenti perché ha lasciato un vuoto incolmabile non solo alla moglie e alla figlia ma anche all’amata sorella e ai suoi nipoti.
Papà ci hai lasciato soli, la tua morte inattesa e rapida lascia un grande vuoto tra noi.
Nel buio ci siamo persi ma i tuoi occhi pieni di gloria saranno puntati nei nostri pieni di lacrime.
La speranza che tu veglierai su di noi colmerà i nostri cuori, perché Dio ti ha sulle sue braccia e noi non ti dimenticheremo mai.
La figlia Daniela e famiglia