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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Arrestate 5 persone nel reggino perché sorpresi a razziare piante di leccio in un bosco privato Continua la pressione dei Carabinieri Forestali contro il grave fenomeno dei tagli boschivi abusivi nel territorio della provincia di Reggio Calabria

Arrestate 5 persone nel reggino perché sorpresi a razziare piante di leccio in un bosco privato Continua la pressione dei Carabinieri Forestali contro il grave fenomeno dei tagli boschivi abusivi nel territorio della provincia di Reggio Calabria

Continua la pressione dei Carabinieri Forestali contro il grave fenomeno dei tagli boschivi abusivi nel territorio della provincia di Reggio Calabria.
I militari delle Stazioni CC Forestale di Melito di Porto Salvo e CC Parco di Bagaladi, nel corso dei consueti servizi di pattugliamento del territorio di competenza, hanno intercettato ed arrestato in flagranza di reato, un’intera squadra composta da 5 persone che, perfettamente attrezzata con camion munito di rimorchio, trattore e motoseghe, stavano compiendo un’autentica razzia di piante di leccio in un bosco di proprietà di terze persone all’oscuro di tutto, in località Zappino del Comune di Bagaladi. La squadra aveva già tagliato, depezzato e caricato sul camion circa 50 mq di legname e certamente lo scempio sarebbe stato ancor più grave senza l’intervento delle pattuglie che hanno interrotto il lavoro ed impedito ogni via di fuga ai malfattori.
Sono stati così tratti in arresto, già convalidato dall’Autorità Giudiziaria, i pregiudicati C.A., classe 1994 di Bagaladi, S.D., classe 1994 di Motta San Giovanni, M.F., classe 1975 residente a Cardeto, M.F., classe 1988 residente a Motta San Giovanni, tutti noti alle Forze dell’Ordine per svariati reati. La quinta persona arrestata, M.S., di anni 31 residente a Cardeto, è risultata incensurata.
Tutti dovranno rispondere del reato di furto aggravato di piante di leccio.
Questa tipologia di reati costituisce un fenomeno molto grave per l’ambiente poiché comporta un progressivo impoverimento del patrimonio boschivo, un aumento del rischio idrogeologico e la perdita di “qualità ambientale” dei territori colpiti.
Il continuo stillicidio del furto di legname in provincia di Reggio Calabria è operato da squadre affiatate che operano rapidamente e che con reiterati attacchi ai boschi sono in grado di causare gravi danni, riuscendo spesso ad eludere le Forze dell’Ordine. Ma questa volta no.