Serie B : é grande Reggina Il dopo-Pescara lascia in eredità la forza di un gruppo che riconosce in Toscano il ruolo di super condottiero
DI ANTONIO SPINA
Non poteva esserci migliore debutto casalingo per la Reggina in serie B. Era il 30 maggio 2014, giorno in cui gli amaranto affrontarono la Ternana, che in riva allo Stretto non si disputavano gare del campionato cadetto.
Un esordio bagnato con un successo (3-1) contro il mal capitato Pescara di Massimo Oddo, molto deludente in questo avvio di stagione. Una vittoria netta, rotonda e meritatissima per l’undici di Toscano che mette subito in evidenza tutte le qualità in possesso del suo organico come organizzazione tattica, forza fisica e tecnica sopraffina dei singoli. Un match senza storia, con gli amaranto assoluti padroni del campo grazie ad una prestazione sontuosa. Gli abbruzzesi si arrendono all’armata amaranto e vedono infrangersi sul palo (penalty fallito da Galano) sogni di gloria. Micidiale l’uno-due timbrato Liotti ed il tris servito da Ménez, alla seconda marcatura stagionale,che manda la gara ai titoli di coda già al tramonto della prima frazione di gioco.
Ininfluente e valida solo per il tabellino la rete per i biancoazzurri siglata da Maistro. La Reggina vince e convince, sfoderando, tra l’altro, una buonissima condizione atletica che ha garantito pressing e recupero costante di palloni.
Un collettivo, come dicevamo, reso forte dalle individualità. Denis maestoso ed evergreen, mette la sua classe a disposizione della squadra. Crisetig è il faro del centrocampo, disegnando la manovra della squadra. Ménez incanta con la sua classe infinita, ha già fatto capire di voler fare cose importanti con la maglia della Reggina. Bellomo fa vedere di trovarsi a proprio agio nel torneo cadetto.La difesa, nel suo complesso,offre margini di solidità che potrà usufruire dell’esperienza dell’ultimo innesto Cionek.
E poi c’è lui, l’elemento più importante della rosa.Si chiama Mimmo Toscano, dimostra di avere le idee chiare trasferendole ai giocatori, i quali si rivelano perfetti interpreti creando una macchina che si muove a memoria all’interno del rettangolo verde.Un mister che ha grande capacità di cambiare i singoli senza, mai,smarrire identità ed equilibrio.