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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Elezioni regionali in Calabria a dicembre, prima delle festività natalizie? Probabile… Le "grandi manovre" sono iniziate e tutti i partiti del centrodestra sono uniti nell'andare al voto prima possibile

Elezioni regionali in Calabria a dicembre, prima delle festività natalizie? Probabile… Le "grandi manovre" sono iniziate e tutti i partiti del centrodestra sono uniti nell'andare al voto prima possibile

Di Giuseppe Larosa

La questione elezioni regionali per il dopo Jole Santelli, la governatrice scomparsa il 15 ottobre scorso, sta prendendo il sopravvento a proposito delle “grandi manovre” da parte di tutti gli schieramenti politici interessati alle prossime elezioni regionali, le quali come per le legge si dovranno svolgere “esclusivamente nei 60 giorni successivi al termine della nuova scadenza del mandato o nella domenica compresa nei 6 giorni ulteriori”. Nel caso della Calabria, tali elezioni si dovranno svolgere per la “morte del presidente”, regolata già dall’art. 126 della Costituzione e che “comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio”.
È pur vero che parlare di questi argomenti al di là delle ipocrisie bigotte, sembrerebbe venale, indelicato e se dobbiamo dirla tutta, anche fuori luogo, ma le istituzioni devono andare avanti. D’altronde anche Churchill disse che quando si attraversando anche l’inferno, occorre andare avanti e non fermarsi. Il dolore per la prematura scomparsa di una donna, prima donna presidente della Regione Calabria, ha scosso un po’ tutti, il dolore per l’essere umano è incomparabile, ma occorre anche essere in questi casi, perché il corso degli eventi istituzionali lo impongono anche, diciamo “cinici” ad affrontare certi argomenti i quali nei fatti chi in un modo e chi un altro anche nelle segrete stanze, lo sta facendo già dal giorno dopo di quell’ora più buia.
Adesso cosa succederà in Calabria, come da Regolamento interno all’art. 60 entro dieci giorni dalla morte del presidente occorre convocare il Consiglio e “(…) Terminata la discussione, il Presidente congeda definitivamente i Consiglieri”. Il Consiglio verrà sciolto, così come anche ribadito dalla Carta Costituzionale. E così come dice lo Statuto regionale all’art. 33 comma 6, “Si procede parimenti a nuove elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta”.
Elezioni che saranno indette secondo l’art. 1 Bis secondo la Legge Regionale n. 1/2005, ossia “con decreto del Presidente della Giunta regionale, sentito il Presidente del Consiglio regionale e d’intesa con il Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro” e “In caso di impedimento permanente o di morte del Presidente della Giunta e negli altri casi previsti dallo Statuto le elezioni sono indette dal Vicepresidente della Giunta con le stesse modalità”, ed è il caso della Calabria in questo momento.
Ora cerchiamo di capire bene dal punto di vista politico cosa potrebbe accadere, in virtù anche del fatto che molti di colpo, tra giornalisti e opinionisti d’antan di colpo, diventano giuristi di chiara fama “interpoderale”. Senza girarci troppo attorno, le leggi sono quelle e tali devono essere canonicamente rispettate. Si dovrà votare entro sessanta giorni da quando è dichiarato decaduto, in teoria e non stiamo scrivendo eresie se affermiamo senza ogni ragionevole dubbio che a dicembre a ridosso di Natale potrebbero esserci le elezioni regionali e precisamente, la domenica del 20 dicembre. Ipotesi non remota, ma plausibile ed al contempo non azzardata, viste anche le “grandi manovre” politiche che stanno attuando gli esponenti del centrodestra, ovvero la maggioranza orfana di Jole Santelli.
Già ieri ci sono state le prime immagini romane del partito del Carroccio dove una rappresentanza guidata dal vicepresidente Nino Spirlì ha incontrato Matteo Salvini per discutere anche delle questioni regionali calabresi e stabilire le linee guida per rilanciare il partito, anche in virtù dei risultati non lusinghieri delle ultime amministrative, se pensiamo che, il Carroccio ha avuto il suo successo a Taurianova ma ha fatto flop in due capoluoghi di provincia come Crotone e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Lo stesso commissario regionale della Lega in Calabria Cristian Invernizzi poche ore dopo aveva affermato, “non abbiamo nessuna tentazione e non abbiamo intenzione di prolungare la reggenza di Nino Spirlì! Stiamo già lavorando per consentire ai calabresi di tornare al voto il prima possibile ed esprimere così il nome del nuovo presidente della loro regione”, aprendo a “candidati di qualità, aprendo alle esperienze civiche”.
Poco prima anche il presidente Consiglio Regionale Mimmo Tallini aveva detto più o meno la stessa cosa che “La Calabria non può aspettare”, aggiungendo pure “per fronteggiare la doppia crisi sanitaria ed economica”. Sembra che l’intenzione di andare a votare c’è ed è pure scontata per un motivo principale, nove mesi il centrodestra ha vinto con un suffragio popolare del 55,3% ed a pochi mesi dalle ultime elezioni, andare al voto subito vorrebbe dire, evitare per così dire l’ondata di centrodestra in Calabria, visto che le alternanze si sono sempre verificate ogni fine legislatura. Stavolta no, è diverso, molto diverso e il centrodestra lo sa benissimo tant’è che già si vanta l’ipotesi del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, gradito a tutti. Ma sono solo ipotesi che nei giorni che verranno, saranno accompagnate come in una sorte di “calcio mercato”, da nomi tra i più disparati possibili, sia nel centrodestra che nel centrosinistra.
Certo che c’è pure la questione della doppia preferenza di genere dove molto probabilmente interverrà il Parlamento come è accaduto in Puglia in occasione delle regionali con il DL 86/2020, il quale potrebbe essere integrato con la Calabria e come è accaduto in Puglia investire il prefetto di Catanzaro come “commissario straordinario” per l’attuazione del decreto in merito all’applicazione della doppia preferenza di genere.
E per quanto riguarda l’emergenza pandemica, siamo seri, non abbiamo i numeri che hanno le altre regioni come la Lombradia, il Veneto o la vicina Campania, si sta cercando di impedire dei lockdown, ma figuriamoci se ci sarà in Calabria che per numero di contagi, almeno fino ad ora, non desterebbero forti preoccupazioni anche se l’emergenza a livello nazionale resta critica. Ma tutto dipenderà dagli eventi dei prossimi giorni, quindi ipotesi affrettate o da “uccelli di malaugurio” come in tanti stanno paventando, per ore, facciamo gli scongiuri e…siete autorizzati a qualsiasi gesto apotropaico.
D’altronde “tutto scorre”, a prescindere da tutto e da tutti…