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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Taurianova, con il primo Consiglio Comunale, inizia la quarta volta di Roy Biasi “Diciamo” che è stato un Civico Consesso all’insegna dell’emergenza Covid e dei proclami, almeno le intenzioni, di una collaborazione tra maggioranza e minoranza (o opposizione, dipende)

Taurianova, con il primo Consiglio Comunale, inizia la quarta volta di Roy Biasi “Diciamo” che è stato un Civico Consesso all’insegna dell’emergenza Covid e dei proclami, almeno le intenzioni, di una collaborazione tra maggioranza e minoranza (o opposizione, dipende)

Di Giuseppe Larosa

In un clima fortemente condizionato dall’emergenza pandemica, inizia il primo consiglio comunale con l’Amministrazioone targata Roy Biasi, tutti in mascherina e in diretta streaming e, doverosamente c’è un minuto di raccoglimento per la triste dipartita del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, scomparsa quasi una settimana fa.
“Buonasera a tutti”, così il presidente del consiglio comunale anziano Salvatore Siclari, “con emozione intensa”, dà inizio al civico consesso dopo le elezioni del 4 e 5 ottobre, facendo un suo ringraziamento per i consensi avuti e un in bocca al lupo per il “nuovo percorso amministrativo, sereno e pacato”. “Buon lavoro a tutti e grazie”. Buon lavoro anche a te (ed a tutti), serenamente e pacatamente.
Si passa subito al primo punto che passa senza nessun intervento e votato all’unanimità, quello inerente a alle questioni “ostative e di ineleggibilità”, votando “all’immediata esecutezza”, passa il primo punto. Poi il secondo, ossia elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio Comunale, dopo alcune delucidazioni del segretario comunale in merito al regolamento dell’elezione. Ognuno palesemente doveva esprimere un nominativo. Prende la parola il sindaco Roy Biasi, che parla di “circostanza particolare” vista l’emergenza pandemica, dove facendo un “intervento preliminare”, parlando a nome della maggioranza, hanno deciso concordemente di porre la presidenza del consiglio e del vicepresidente, nelle mani di Salvatore Siclari (che ha aperto il Consiglio in quanto consigliere più anziano), per quanto riguarda la carica di vicepresidente sarà Raffaele Scarfò in “questa fase” e che poi si alterneranno alla guida del Consiglio Comunale nel lasso di tempo dei cinque anni che verranno. In teoria, metà consiliatura Siclari e metà Scarfò. Alla luce di questo principio, ha voluto dirlo prima in quanto nata all’interno della discussione all’interno della maggioranza e ne sono usciti concordi sui nomi.
La parola subito la prende il consigliere di minoranza Filippo Lazzaro che ringrazia pure il pubblico assente, esprimendo gratitudine per averlo eletto consigliere comunale. E parla di “risultato importante” per il suo partito “Fratelli d’Italia” che per la prima volta ha una rappresentanza in Consiglio e che lui sarà una “sentinella” e di “sostanza”, su quest’ultimo punto i dubbi sono pochi, in quanto evidenti. Subito dopo prende la parola Raffaele Scarfò che facendo gli auguri per un quinquennio ricco di soddisfazioni a tutti i componenti sia del Consiglio che alla Giunta (“giovani e meno giovani”). Scoprendo altresì che con la mascherina si appannano gli occhiali, inizia a leggere un discorso di ringraziamento per la fiducia accordata e cercare di onorarla al meglio, rappresentando i cittadini taurianovesi, come “privilegio umano prima che istituzionale”. Un pensiero anche per chi adesso si trova dall’altra parte e che prima stava in maggioranza, chiedendo collaborazione.
Prende subito dopo la parola l’ex sindaco Fabio Scionti, “mi ha lasciato basito la suddivisione al 50% del presidente del Consiglio Comunale (…), colpito dalla giustificazione per tale mossa di Biasi”. E chiede, concludendo, che tale condizione di suddivisione venisse spiegata. Poi subito dopo in ordine Mino Gallo, l’ex candidato a sindaco Daniele Prestileo, chiedendo “trasparenza nelle azioni amministrative della maggioranza”. Poi la consigliera di maggioranza Stefania Barca con la solita trafila dei ringraziamenti ed allo “stravolgente” vicesindaco Nino Caridi (il Moro), per quello che ha fatto in questi giorni (selfie compresi, crediamo) e poi di seguito a mo’ di “casting”, Grazia Arcuri, Mariella Calapà, Federica Ursida. Poi parla il consigliere di minoranza, esponente di Forza Italia Nello Stranges che chiude gli interventi in Consiglio, anche lui ringrazia tutti affinché si possa lavorare tutti insieme per un progetto comune.
Poi si passa al voto del presidente prima e del vicepresidente dopo, dove viene eletto Salvatore Siclari con 11 voti (quelli della maggioranza più il sindaco), mentre tutta la minoranza si astiene. Stessa cosa per il vicepresidente Raffaele Scarfò, 11 voti più l’astensione della minoranza.
Prende la parola il sindaco Roy Biasi che indossando la fascia tricolore, parla della triste emergenza pandemica dando dei consigli sulle regole da osservare per evitare i contagi. Visti i positivi che ci sono anche a Taurianova, parlando anche del “focolaio importante” nella frazione di San Martino, ringraziando direttamente il dott. Calogero per i tamponi no stop per mantenere sotto controllo la situazione.
Biasi ci tiene a ribadire che la sua amministrazione sarà al servizio anche di chi non l’ha votato e quindi terrà in considerazione le istanze che provengono da tutta la comunità. Ha anche ribadito che rispetto alla consiliatura passata saranno istituite le commissioni comunali e che “saranno una conquista di trasparenza”. Soprattutto per avere il materiale per tempo e prendere decisioni ponderate anche con il contributo della minoranza. Inoltre “non sarà sgozzato il dibattito politico, senza utilizzare il tempo inutilmente, ma solo una discussione serena e non strumentale”. Il sindaco così ha detto al presidente del consiglio comunale che in realtà dovrebbe essere super partes e agire, lui in autonomia, in base al regolamento ed allo Statuto comunale, come e in che modo gestire i lavori. Ha inoltre detto di aver richiamato all’ordine la ditta Avr per applicare e rispettare gli obblighi assunti dal contratto e che ha fatto tanto in termini di ripulire la città, come stanno facendo in questi giorni. Ha dichiarato che verrà aperta la biblioteca comunale in sintonia con l’assessore alla cultura che sarà ubicata in un altro posto. Ha parlato pure di un “centro diurno per disabili”, oltre ad una diversa allocazione del mercato settimanale del giovedì. Qualora se la situazione non dovesse precipitare non sarà impedita la visita nel giorno dei defunti al cimitero. Da lunedì si attiverà un orario unico per tutte e due i cimiteri, Radicena e Jatrinoli, mentre nei giorni caldi ossia nei tre giorni (31 ottobre, 1 e 2 novembre), ci sarà un “contingentamento” e far permanere per un tempo limitato ai visitatori al cimitero.
Per quanto riguarda il palazzetto dello sport ha comunicato che la prima ditta assegnataria dei lavori è stata interdetta per mafia.
Un passaggio l’ha fatto anche per quanto riguarda la redazione del PSC che si cercherà a farlo il più presto possibile, insieme alla stabilizzazione dei rimanenti ex Lsu/Lpu, già preventivati nel bilancio dall’ex sindaco Fabio Scionti, così come erano stati avviati dallo stesso una prima parte, già stabilizzati. Chiedendo l’unità alle forze politiche, ribadendo, in chiusura, alla minoranza di fare un percorso comune nel rispetto dei ruoli.
Dopodiché, scoprendo anche Biasi che con la mascherina si appannano gli occhiali, ha presentato la giunta con le rispettive deleghe che è così composta, Antonino Caridi, vicesindaco, poi Angela Crea, Maria Fedele, Simona Monteleone e Massimo Grimaldi.
Dopo la presentazione a mo’ di “presidente del consiglio comunale”, consente due minuti di parola ai neo assessori. E iniziano a parlare nell’ordine Caridi (con “limiti e capacità”), Fedele (con “capacità, competenza e preparazione” da delega), Monteleone, Crea e Grimaldi (che ha “creduto” sempre in Biasi).
Dopodiché prende la parola l’ex sindaco Fabio Scionti, colpito dalla disponibilità alla collaborazione di Biasi, ricorda che il primo termine nel primo consiglio comunale quand’era sindaco, “era Procura”. “Da quel modello io non prenderò nulla perché non mi ha appartenuto, né mi apparterrò oggi come consigliere di minoranza”. “Sarò al servizio della mia città anche in questa veste”. Scionti afferma che la sua collaborazione ci sarà sempre, ma pensando alla campagna elettorale ultima, “sarò opposizione e non minoranza”, ma su cose al servizio della comunità, “avrete da parte nostra la strada spianata”. Inoltre, ci sarà una nostra espressione dopo aver ascoltato le linee programmatiche, “ non mi appartiene la politica dei selfie”. E fa un esempio, “se c’è un assessore ai selfie, ogni mattina si dovrà fare un selfie con Crocitti”, il responsabile economico finanziario del Comune. Ovviamente la stoccata è al suo ex consigliere di maggioranza Caridi.
Infine ha palato della situazione Covid in quanto “ha visto un sindaco assente e che dev’essere più presente nelle comunicazioni”. “La mia amministrazione ha fatto tantissimo, occorre avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo”.
La replica di Roy Biasi a Scionti, parlando delle mancate promesse sulle commissioni, sottolineando il fatto che l’ex consigliere Rocco Sposato, “sedotto e abbandonato”, parlando poi dell’ex presidente del consiglio e di un presunto messaggio dove vi era scritto “come godo a zittire i cani”e, che nella sua amministrazione, sarà l’aula di tutti. L’atteggiamento ostile della minoranza la scorsa volta è figlia dei modi di fare dell’ex presidente del consiglio (Fausto Siclari, senza mai nominarlo), e non dell’ex sindaco Fabio Scionti.
Poi di seguito Simone Marafioti (PD), Nello Stranges e Daniele Prestileo. Riprende la parola Biasi che ringrazia per la presenza del presidente ff della Giunta regionale Nino Spirlì. E poi con una serie infinita di “Diciamo”, risponde in merito ai fatti dell’emergenza Covid e sulle comunicazioni istituzionali. Sull’alternanza della presidenza del consiglio e sulla validità degli assessori.
Poi viene data (una volta che c’è), in un inusuale “fuori onda” istituzionale la parola a Nino Spirlì, affermando che “non è tempo dei veleni”, in quanto “siamo coinvolti in una situazione più grande di noi”, rivolgendosi all’emergenza Covid. E che “la Calabria deve imparare ad auto-tutelarsi”, parlando dell’Ordinanza firmata oggi. Ribadisce il suo pensiero di far rientrare la politica nei propri ranghi per il bene della comunità. Ha iniziato un discorso diciamo, politico quasi da elogio per la prima giunta a guisa leghista, chiudendo e evitando di ripetere una parola che ha sua detta, “portato male (coniata dall’attuale vicesindaco, dove poco l’aveva purea ringraziato e quindi, non escluderei, fossi in loro, un eventuale rito apotropaico)”, ossia “per il bene del paese”. Ah, l’opposizione è rimasta silenziosa per questo insolito”fuori onda”.
Si passa all’ultimo punto, ovvero la nomina della commissione elettorale, viene sospesa dieci minuti la seduta per poi riprendere la votazione nella quale vengono eletti come componente titolare Filippo Lazzaro, supplente Simone Marafioti.
Si chiude, arrivederci, alla prossima…