Il presidente ff Spirlì incontra Pisani consigliere di Serra San Bruno e Francesco Pitaro Il consigliere regionale Francesco Pitaro, dopo aver ringraziato il presidente Spirlì per la sua disponibilità all’ascolto, ha detto che “E’ dai centri come Serra San Bruno e dai tanti borghi delle aree interne che bisogna ripartire con progettualità mirate
“Ringrazio il Presidente della Regione per l’attenzione che ha dedicato, attraverso me, a Serra San Bruno. L’occasione – ha detto il consigliere comunale (delega a Cultura e Turismo) Andrea Pisani – è stata utile per passare in rassegna progetti di valorizzazione delle tradizioni artigianali a cui stiamo lavorando e per fare, con il presidente Spirlì e il consigliere regionale Francesco Pitaro, un ‘focus’ sull’importanza storica, economica e culturale di Serra San Bruno”.
Il consigliere regionale Francesco Pitaro, dopo aver ringraziato il presidente Spirlì per la sua disponibilità all’ascolto, ha detto che “E’ dai centri come Serra San Bruno e dai tanti borghi delle aree interne che bisogna ripartire con progettualità mirate a mettere a valore le potenzialità ambientali e storiche. Solo così si potrà fermare lo spopolamento (ben sapendo che la criticità riguarda tutta la regione da cui negli ultimi 10 anni sono andati via 180mila persone e che, secondo le previsioni, tra 20 anni corre il rischio di perdere 500mila abitanti) e l’incalzare delle povertà. Il riscatto deve vederci tutti pronti a fare rete per mettere la Calabria al centro di ogni dinamica di modernizzazione, come sta già facendo Serra San Bruno con il suo sindaco Barillari”.
Il presidente Spirlì, che conosce bene potenzialità e criticità di Serra San Bruno, “cuore verde e spirituale di questa parte del Mezzogiorno”, ha suggerito di “insistere nell’impegno di valorizzare il grande patrimonio di cultura e natura, tradizioni, arte e religione che la Calabria vanta e di cui può andare fiera. Anch’io – ha aggiunto – sono d’accordo nel ritenere che senza le aree interne la Calabria perderebbe l’anima. Dunque, oltre che a ripetercelo, diamoci da fare. Anche per utilizzare ed evitare che tornino al mittente le risorse destinate alle aree interne già disponibili. Ognuno per la propria parte. Con mente e cuore! La Regione c’è e la mia porta è sempre aperta”.