Reggina 1914, dopo lo sfratto della sede di via Osanna, stesso destino per il centro sportivo Sant’Agata? Intanto la pandemia continua a rimanere un problema concreto. Dopo i casi positivi di tre atleti della primavera, il virus colpisce un allenatore del settore giovanile
C’era da aspettarselo, la gravissima crisi economica, non risparmia nessun settore del mondo economico e produttivo del Paese. Il calcio con le chiusure degli stadi, la mancanza di abbonamenti e del merchandising e di conseguenza la crisi di liquidità degli sponsor, non sono più grado di far fronte ad impegni economici sottoscritti, rende più complicato la vita delle società di calcio.
A Reggio Calabria dopo lo sfratto della sede di via Osanna, sta per abbattersi una nuova tegola sulla squadra di Gallo?
Il centro sportivo Sant’Agata rischia di subire la stessa sorte della sede legale?.
La città metropolitana non avendo ricevuto nessun centesimo dalla reggina ha dato mandato ai suoi avvocati di agire per le vie legali. Ma quanti soldi deve dare Luca Gallo ? Dalle nostre informazioni oltre 240 mila euro più 30 mila di residuo alla curatela giudiziaria . La sede legale e operativa di via Osanna chiusa per lo sfratto esecutivo della proprietà dell’immobile non è l’unico” rompiscatole” per la reggina 1914.
Non dimenticando che ai primi di febbraio, il presidente Gallo deve pagare tutti i contratti federali per olre 2 milioni di euro, per non incorrere in sanzioni.
A tutto ciò si aggiunge il bilancio della società di Gallo e Scipione chiuso al 30 giugno del 2020, certificando la gravissima crisi economica. Su un fatturato di oltre 12 milioni di euro ci sono perdite per oltre 9 milioni di euro. Un salasso impressionante.
A questo va aggiunto che la pandemia ha colpito duramente le aziende del presidente Gallo (non solo!). La stessa M&G holding ha subito una perdita notevole di fatturato. La nascita delle 3 nuove aziende di Gallo, punti servizi nord-centro -sud per far decollare il gruppo devono attendere la ripresa economica del Paese. Gallo persona intelligente, deve incominciare a guardarsi intorno per valutare come salvare la reggina 1914 patrimonio di tutti i reggini.
Sul fronte della pandemia non convince il silenzio assordante della proprietà nel non dare informazioni sui casi covid -19 al centro sportivo Sant’Agata. Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia di nuovi tre casi positivi nella primavera della reggina 1914, senza entrare nei particolari sulla rotta Reggio Calabria-Palermo( che non ci convincono).
Adesso dobbiamo aggiungere all’elenco il mister di una squadra importante del settore giovanile. Tutto ciò in attesa della chiusura ( ciclone?) indagine della procura sportiva sui i focolai all’interno del centro sportivo.