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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Aprite le scuole in Calabria, fatelo per i ragazzi, fatelo per il futuro! Visto che, con il "virus bisogna convivere", che il Cts ha dato il via libera e che l'isolamento sociale produce solo danni, cosa si aspetta ancora?

Aprite le scuole in Calabria, fatelo per i ragazzi, fatelo per il futuro! Visto che, con il "virus bisogna convivere", che il Cts ha dato il via libera e che l'isolamento sociale produce solo danni, cosa si aspetta ancora?

Di Giuseppe Larosa

Mai come in questo momento la frase di Victor Hugo, è più che mai attuale, “Colui che apre una porta di una scuola, chiude una prigione”. Anche se il pensiero espresso dal romanziere francese, riguardava ben altra questione, ma ad oggi con una pandemia che ci ha costretto a cambiare i nostri stili di vita, oltre a imporre una grave condizione, come quella dell’asocialità, ma visto che dobbiamo “convivere con il virus”, così ci hanno detto illustri scienziati ed allora, perché non riaprire le scuole?
Avulsi da ogni pregiudiziale politica né dai conflitti che si sono creati in questi giorni tra la politica e i tribunali amministrativi, in una lotta tra (poveri) fazioni, cercheremo di essere fedeli a due diritti sanciti dalla Costituzione, ovvero quello dello studio e della salute. Ovviamente avulsi anche ad ogni forma di partigianeria che di “lecchinaggio acuto” al potere di turno (come spesso si nota nei social, strumenti che rappresentano una sorta di “pancia” della vita reale), ovvero, oggi si è tutti con Spirlì perché governatore di centrodestra, mentre a Roma c’è un governo di centrosinistra, conviene quindi agli “avventisti ad orologeria”, non guastarsela (e Taurianova è fautrice di intenti e di azioni).
Noi invece no, non avendo padroni, possiamo permetterci di scrivere quello che vogliamo nel rispetto delle nostre opinioni e nella libertà delle nostre idee. Anche a costo di essere tacciati per “detrattori”, ma il virus esiste, i contagi sono veloci e prendere aperitivi, come fare assembramenti è pericoloso e può produrre anche effetti letali. Certo, qualcuno dirà, “noi dobbiamo sopravvivere”, giusto e corretto, ma non sarebbe meglio cercare di guadagnare meno oggi e non rischiare di essere chiusi come a primavera? Ai posteri (e non agli scienziati da social), l’ardua sentenza.
Ci fidiamo di chi capisce più di noi e quindi il Comitato Tecnico Scientifico in una riunione convocata d’urgenza per quanto concerne il ritorno in presenza stabilito dall’ultimo Dpcm, nella misura del 50 e fino al 75% delle scuole superiori e che se qualche presidente di regione decidesse diversamente “se ne assume le responsabilità”.
Parliamoci chiaro, solo il “soffio della scuola” può salvare il mondo e se non c’è l’impeto della conoscenza, siamo tagliati fuori, ma più di tutti, le future generazioni.
Le scuole superiori devono riaprire, è giusto e sacrosanto, ma soprattutto doveroso nel rispetto dei tanti giovani ai quali viene impedito una vita normale, fatta di sguardi, parole e soprattutto del confronto sociale, quello indispensabile per l’età che stanno vivendo e non possono minimamente permettersi una sorta di “isolamento sociale”, ne va della loro psicosi, della compromissione mentale e non siamo noi a dirlo, ma altrettanti studi specifici i quali hanno registrato tali disagi.
L’errore più grande è ridurre un problema serio in una caciara, in un conflitto tra genitori ed istituzioni, un muro contro muro che nessuno potrà mai spostare, e i muri vanno abbattuti, sempre!
Ma al contempo la riapertura delle scuole dovrebbe essere garantita, è vero, ma in sicurezza (e con i riscaldamenti accesi). La questione del cambio aria nei locali, è stabilità nelle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, strumentalizzare anche questa condizione di “prevenzione”, è una sorta di fuffa mista al nulla dell’espressione la quale sfocia di una inutile e sterile polemica da bar. O da quelle “legioni”, se detta in un social dove Umberto Eco ne fece un pensiero sul “diritto di parola agli imbecilli”.
Apriamo le scuole, aiutiamo i ragazzi a sentirsi vivi, utili e ad approfondire la conoscenza che meritano le future generazioni. Siamo sicuri che anche loro, sapranno dare lezioni di responsabilità a noi adulti così come le stanno dando i ragazzi delle scuole medie, ordinati, responsabili e soprattutto meritevoli di lode e degni di nota.
La polemica lasciamola ai grandi ed ai… “legionari” …