PD e Comitato Civico, “Taurianova abbandonata e comunità al buio” Mirabolanti progetti, inutili e costosi abbellimenti cittadini ed ostentazioni social di semplici interventi di manutenzione, tentano costantemente di offuscare l’elevata e comprovata incapacità dell’ente, tenuto in piedi dal sempre verde (oggi di più) Biasi, obbligato a dover correre spesso ai ripari
Sono trascorsi più di quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta comunale e molte sono state le perplessità presentate, a cui hanno avuto seguito risposte sempre poco chiare ed esaustive, mai concrete e pertinenti, sempre reazioni, quasi a voler sterilmente alimentare una polemica inconcludente contro un immaginario nemico. Disservizi che hanno a che fare con l’ordinaria amministrazione vengono mascherati dalla più semplice – ma tanto cara al partito che governa l’ente – demagogia. Mirabolanti progetti, inutili e costosi abbellimenti cittadini ed ostentazioni social di semplici interventi di manutenzione, tentano costantemente di offuscare l’elevata e comprovata incapacità dell’ente, tenuto in piedi dal sempre verde (oggi di più) Biasi, obbligato a dover correre spesso ai ripari, per mantenere l’equilibrio precario che gli scivoloni – o strafalcioni a seconda del contesto –componenti di giunta e consiglio commettono quotidianamente. Come già fatto in precedenti occasioni, il nostro gruppo di minoranza, anche oggi, porta alla luce i problemi e le istanze dei cittadini, nella speranza d’essere d’aiuto per i tanti che soffrono a causa dei disservizi che l’incapacità amministrativa ha generato. “Tempo al tempo” consiglia la saggezza popolare, e di giorni ne abbiamo concessi all’amministrazione per recuperare lì dove stava fallendo, coscienti che in pochi giorni non era possibile fare miracoli e che servisse tempo per avviare la macchina comunale che loro stessi avevano indegnamente inceppato. Ma adesso, come precedentemente anticipato, sono passati quattro mesi, ed è necessario avviare una riflessione che porta nel più breve tempo possibile alla risoluzione dei problemi persistenti.
Concentrandosi solo sulle situazioni prioritarie, vogliamo focalizzare l’attenzione su due problemi a cui non concediamo ulteriore procrastinazione. La raccolta dei rifiuti e l’illuminazione elettrica nella comunità di San Martino. Si parla in questo caso di servizi pubblici che dovrebbero essere garantiti dall’ente e – nel caso di guasti o problematiche – risolti nell’immediato, con tempestività ed intelligenza.
Tempestività ed intelligenza, dunque, concetti e valori che difficilmente sono riscontrabili nell’attuale governo cittadino.
Iniziando dal primo disservizio, in tantissime occasioni abbiamo allertato l’amministrazione di procedere attuando azioni di controllo contenitive che tamponassero il grave problema di conferimento in discarica, ma la risposta è sempre stata “la colpa non è nostra”. La colpa non è certamente del sindaco o del vicesindaco se gli impianti o le discariche non stanno funzionando a pieno regime, ma di sicuro l’amministrazione avrebbe dovuto correre ai ripari nel massimo delle sue potenzialità, come fatto virtuosamente da tutti comuni pianigiani, che come noi non possono conferire come si faceva in precedenza, ma che hanno intrapreso azioni tempestive ed intelligenti per evitare che tali inefficienze creassero danni e disagi ai cittadini. E’ inammissibile che in quattro mesi non si sia regolata la difficoltà, intrapresa un azione, avviato un ragionamento, per risolvere questo problema ed evitare la grave situazione che il popolo taurianovese sta vivendo. Anche ora chiediamo a gran voce all’amministrazione di agire nell’immediato e di smetterla di scivolare le responsabilità ad altri enti o situazioni.
Il secondo punto riguarda l’assordante silenzio dell’istituzione comunale per quanto concerne la grave mancanza di illuminazione nella comunità di San Martino, che da più di un mese è al buio in gran parte del territorio, generando inconvenienti e pericoli. Una comunità abbandonata e inascoltata in cui è essenziale intervenire prontamente. Il popolo è stanco di vedere gli amministratori di questo comune impegnati ad ostentare azioni marginali utili agli “eletti” per attrarre consensi social, piuttosto che affrontare la realtà e lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini, preferibilmente senza fotografie e senza umilianti esibizioni, ma forse chiediamo troppo.