Taurianova, l’ex presidente del Consiglio Comunale Fausto Siclari assolto “perché il fatto non sussiste” Difeso dall'avv. Guido Contestabile, era imputato per abuso d'ufficio. Assolti anche gli altri due imputati, Graziano Scionti e Pasquale Staltari
L’ex presidente del Consiglio Comunale di Taurianova Fausto Siclari era stato rinviato a giudizio dal Giudice per l’Udienza Preliminare dott. Francesco Petrone per abuso d’ufficio (art. 323 cp). Il Tribunale di Palmi presieduto dal dott. Gianfranco Grillone coadiuvato dalla dott.ssa Francesco Mirabelli e dalla dott.ssa Martina Tuscano, ha assolto Fausto Siclari perchè il fatto non sussiste, insieme ai due dipendenti dell’Asp, imputati anche essi nel procedimento penale, Graziano Scionti e Pasquale Staltari. Il Comune di Taurianova all’epoca si era anche costituito parte civile.
Fausto Siclari è stato difeso dagli avv.ti Guido Contestabile e Francesca Siclari.
Secondo quanto stabilito dalla sentenza di assoluzione “gli imputati vanno assolti per insussistenza del fatto, ora per carenza dell’elemento soggettivo” con sentenza n. 134/2021.
I Fatti
La questione giudiziaria trae origine nel periodo in cui Siclari ricopriva l’incarico di assessore comunale con l’ex sindaco Roy Biasi, e per una questione dove lo stesso Siclari era stato assolto nel novembre del 2012 con una “sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”. I fatti riguardavano l’aver percepito per intero, all’epoca, il doppio stipendio da dipendente dell’Asp 10 Palmi e Assessore comunale. In questo ultimo caso, nel consiglio comunale del 28 dicembre 2016, come scrive il giudice per l’udienza preliminare, “in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, quindi pubblico ufficiale omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio, intenzionalmente procurava a sé un ingiusto vantaggio patrimoniale, con pari danno ingiusto per il Comune (…). Nei fatti si discuteva la questione che dal 1.08.2006 al 12.03.2017 (2007 ndr) ha ricoperto l’incarico di assessore senza mai ottenere l’aspettativa da parte dell’Asp e quindi percependo per intero entrambi gli stipendi, di dipendente dell’Asp 10 di Palmi e di amministratore comunale. E quindi durante il dibattito nel civico consesso “ometteva di astenersi (…) procurando a sé l’ingiusto vantaggio patrimoniale corrispondente alla mancata restituzione delle somme debitamente percepite”.
Insieme al Siclari sono stati rinviati a giudizio anche due dipendenti dell’Asp per concorso materiale e morale tra di loro ai sensi dell’art. 110 cp e per falso ideologico art. 480 cp in quanto “il Siclari in qualità di istigatore e beneficiario”, poi Scionti Graziano e Staltari Pasquale “attestavano falsamente in certificato amministrativo che nel periodo dall’agosto 2006 al febbraio 2007, il Siclari Fausto si trovava in condizione di aspettativa”.
L’indagine n. 114/2017 RGNR e 427/2017 RGGIP, nasce da una denuncia dall’attuale sindaco Rocco Biasi ed all’epoca consigliere comunale d’opposizione.
(GiLar)
Stralcio della motivazione