Calabria, Un arresto per detenzione ai fini di spaccio di oltre 500 grammi di marijuana e hashish. Arrestato anche un 34enne in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere
Nel tardo pomeriggio di ieri gli Agenti della SquadraVolantedella QuesturadiCatanzaro, impegnati in servizi di controllo del territorio, notavano un soggetto, a loro noto per i suoi precedenti in materia di stupefacenti, a bordo di un’automobile ferma ad un distributore di benzina, che alla vista della pattuglia assumeva un comportamento sospetto.
Decidevano, quindi, di effettuare una perquisizione personale e del veicolo, durante la quale C.M., catanzarese di 40 anni, era particolarmente teso, tanto da indurre gli operatori a procedere a perquisire anche la sua abitazione, sita a pochi metri dal luogo del controllo.
L’intuito degli Agenti si rivelava esatto; infatti, in vari ambienti e mobilio dell’abitazione rinvenivano, oltre a tutto l’occorrente per la preparazione ed per il confenzionamento delle dosi (un bilancino e una bilancia di precisione con tracce di stupefacente, un elettrodomestico per la conservazione sotto vuoto e relativo cellophane, un grinder in metallo) anche 510 grammi di marijuana e 2 grammi di hashish, come accertato tramite analisi di laboratorio eseguite dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.
Tratto, pertanto, in arresto, su disposizione del P.M. di turno C.M. veniva posto agli arresti domiciliari.
Ieri Agenti dellaSezione Volanti della Questura di Catanzaro hanno arrestato e condotto nella Casa Circondariale di Siano il 34enne M.G., in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il giovane, il16 aprile scorso, era stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, quando i poliziotti della Sezione Volanti, durante un servizio di controllo del territorio, lo avevano trovato in possesso di 400 grammi di cocaina pura.
I successivi controlli e ulteriori elementi emersi dalla prosecuzione delle indagini,svolte dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno fornito all’Autorità Giudiziariaulteriori elementi che hanno indotto la Procura a richiedere e il GIP ad emettere la misura cautelare in carcere, in sostituzione del regime di arresti domiciliari a cui M.G. era stato precedentemente sottoposto.