Arrestato in flagranza un 51enne reggino per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna Gli Agenti delle Volanti, con tempestività e professionalità, sono intervenuti sul lungomare Falcomatà a seguito di richiesta di aiuto pervenuta presso la Sala Operativa della Questura di Reggio Calabria
Gli Agenti delle Volanti, con tempestività e professionalità, sono intervenuti sul lungomare Falcomatà a seguito di richiesta di aiuto pervenuta presso la Sala Operativa della Questura di Reggio Calabria da una donna minacciata di morte dall’ex compagno. La segnalazione ha permesso agli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di arrestare un 51enne reggino per i reati di atti persecutori.
La vittima è stata soccorsa da due Volanti mentre si trovava sul lungomare Falcomatà intorno alla mezzanotte a distanza di pochissimo tempo dalla richiesta di aiuto al 113 della Questura. La presenza del personale di Polizia ha interrotto la condotta persecutoria e violenta dell’uomo che ha tentato di allontanarsi a bordo della sua autovettura ma è stato raggiunto immediatamente dalla Volante che lo ha fermato nella vicina via Matteotti. A seguito di perquisizione, all’interno della sua auto sono state rinvenute e sequestrate un paio di forbici e un coltello a serramanico.
La donna ha dichiarato agli Agenti che il suo ex compagno aveva poco prima minacciato di morte lei, il loro figlio minore ed un suo conoscente ed aveva danneggiato la fiancata dell’auto della vittima con un oggetto appuntito che stringeva in mano. Quanto denunciato dalla donna è stato confermato dalla visione dei video dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area teatro dell’aggressione, opportunamente estrapolati e visionati dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura.
La vittima, i primi giorni di giugno, aveva denunciato che da circa un anno il suo ex compagno, che non ha mai accettato la fine del loro rapporto, aveva posto in essere condotte vessatorie e violente sfociate anche in minacce proferite alla presenza del figlio minore, danneggiamenti e pedinamenti continui, nonché insistenti telefonate.
L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per atti persecutori e denunciato per minacce e danneggiamento aggravato, nonché possesso ingiustificato di strumenti idonei a recare danno alla persona. L’Autorità Giudiziaria ha disposto per l’arrestato la misura degli arresti domiciliari.