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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Processo Iris, Rocco Rugnetta non c’entra nulla con la ‘Ndrangheta Ecco la precisazione degli avvocati Milicia e Loiacono : "Ci dispiace che la stampa non abbia dato il massimo risalto della assoluzione"

Processo Iris, Rocco Rugnetta non c’entra nulla con la ‘Ndrangheta Ecco la precisazione degli avvocati Milicia e Loiacono : "Ci dispiace che la stampa non abbia dato il massimo risalto della assoluzione"

Rocco Rugnetta, assolto ieri sera dal Tribunale di Palmi dalle accuse contro di lui mosse dalla DDA di Reggio Calabria, non s’aspettava dai comunicati stampa una qualche forma di riparazione del danno inflitto dalla massima diffusione mediatica della sua immagine deturpata dall’etichetta di imprenditore mafioso di riferimento per le estorsioni sui cantieri dell’elettrodotto. Ma nemmeno immaginava che nei resoconti giornalistici sulla sentenza di ieri del processo Iris, comparsi su tutte le testate locali e anche nazionali, nemmeno fosse riportata la notizia della sua assoluzione piena, sia per il reato di estorsione sia per quello ancora più infamante di partecipazione alla ‘ndrangheta. E della restituzione della sua azienda RR appalti e costruzioni, anch’essa sbrigativamente etichettata come strumento della associazione mafiosa.
Non è serio commentare il merito di una decisione giudiziaria quando non se ne conoscono le motivazioni, ma un punto importante già il dispositivo ci consente di sottolinearlo: la teoria dell’accusa circa l’imposizione estorsiva patita dall’impresa che realizzava l’elettrodotto Sorgente- Rizziconi 380Kw materialmente attuata da Rocco Rugnetta è stata completamente disattesa dalle prove acquisite nel processo. La formula assolutoria è nel senso della insussistenza del fatto, e cioè è stato accertato che una estorsione ai danni di Roda non si è mai verificata.
La stampa nemmeno aveva dato notizia del fatto che la Corte di Cassazione due anni fa (sent. n 32391/19) aveva annullato senza rinvio il mandato di cattura eseguito nei confronti di Rocco Rugnetta, che ha avuto pertanto la fortuna di partecipare da libero al giudizio. Quella sentenza non anticipava l’assoluzione di Rugnetta, sanciva piuttosto che l’accusa aveva violato il diritto dell’indagato ad un processo giusto impedendogli la conoscenza diretta ed integrale delle prove che erano state acquisite contro di lui durante l’indagine. Un processo giusto, ad armi pari, si è potuto svolgere soltanto di fronte al Tribunale di Palmi, e l’assoluzione riportata ci sembra un epilogo coerente.
Per Rocco Rugnetta, Avv.ti Giuseppe Milicia e Pasquale Loiacono