Covid, Iss “Casi in aumento soprattutto tra i giovani”
redazione | Il 17, Lug 2021
ROMA (ITALPRESS) – Casi in aumento in 18 Regioni e in tutte le fasce d’età, ma principalmente nel gruppo 10-29 anni negli ultimi 7 giorni. “La situazione europea mostra parti del continente dove la circolazione del virus è particolarmente intensa. Colpiscono i dati della Spagna, dell’Olanda, Cipro e Creta dove il colore si sta rapidamente scurendo. Anche l’Italia comincia a muoversi: i casi sono in aumento in 18 regioni e sono 2.267 i numeri dei comuni con almeno un caso nelle ultime due settimane”, ha dichiarato il portavoce del Cts e presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, presentando in conferenza stampa l’analisi settimanale dei dati del Monitoraggio della Cabina di Regia, a Roma. L’indice Rt è in salita e passa da 0,66 della settimana precedente a 0,91, ma è destinato a crescere. Anche l’Rt ospedaliero è in crescita e questo, secondo Brusaferro, è coerente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche al giorno 13 luglio 2021 è stabile, coincidente e parti al 2%.
“La situazione dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è in crescita, inferiore alle soglie critiche, ma con una possibilità di superare il 5% nello scenario peggiore – ha spiegato il presidente dell’Iss -. C’è una crescita e dobbiamo guardarla con molta attenzione. Per bloccare questa crescita di ricoveri in terapia intensiva il punto essenziale è di traguardare il prima possibile la vaccinazione con doppia dose”. Poi Brusaferro ha avvisato che “è importante raggiungere una copertura vaccinale con la doppia dose. Abbiamo ancora una quota importante di italiani sopra i 60 anni che non hanno neanche la prima dose. Questo è l’obiettivo prioritario di questa settimana”. “Stiamo completando la campagna vaccinale e questo è un passaggio estremamente positivo. I vaccini sono efficaci con la doppia dose. C’è ancora un quarto della popolazione che non si è ancora vaccinata, soprattutto negli over 60. E’ estremamente importante che queste persone si proteggano per evitare effetti più critici. La variante sta portando a un aumento significativo di nuovi casi – ha aggiunto – E’ importante individuare precocemente le persone contagiate e una copertura vaccinale con doppia dose”. Il portavoce del Cts ha poi sottolineato come “il distanziamento rimane la misura che garantisce maggiore sicurezza. Se questo tipo di misura non può essere mantenuta, si può adottare almeno la mascherina chirurgica sapendo che è un livello più basso. Questo vale anche a scuola, considerando anche che il personale scolastico dovrebbe essere vaccinato prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
(ITALPRESS).
“La situazione dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è in crescita, inferiore alle soglie critiche, ma con una possibilità di superare il 5% nello scenario peggiore – ha spiegato il presidente dell’Iss -. C’è una crescita e dobbiamo guardarla con molta attenzione. Per bloccare questa crescita di ricoveri in terapia intensiva il punto essenziale è di traguardare il prima possibile la vaccinazione con doppia dose”. Poi Brusaferro ha avvisato che “è importante raggiungere una copertura vaccinale con la doppia dose. Abbiamo ancora una quota importante di italiani sopra i 60 anni che non hanno neanche la prima dose. Questo è l’obiettivo prioritario di questa settimana”. “Stiamo completando la campagna vaccinale e questo è un passaggio estremamente positivo. I vaccini sono efficaci con la doppia dose. C’è ancora un quarto della popolazione che non si è ancora vaccinata, soprattutto negli over 60. E’ estremamente importante che queste persone si proteggano per evitare effetti più critici. La variante sta portando a un aumento significativo di nuovi casi – ha aggiunto – E’ importante individuare precocemente le persone contagiate e una copertura vaccinale con doppia dose”. Il portavoce del Cts ha poi sottolineato come “il distanziamento rimane la misura che garantisce maggiore sicurezza. Se questo tipo di misura non può essere mantenuta, si può adottare almeno la mascherina chirurgica sapendo che è un livello più basso. Questo vale anche a scuola, considerando anche che il personale scolastico dovrebbe essere vaccinato prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
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