Green Pass obbligatorio (per legge) e movimenti limitati per chi non ce l’ha: La grande bellezza “democratica”! Prevista in queste ore una riunione per stilare una sorta di "road map" sull'entrata in vigore, presumibilmente dal 26 luglio, ma si parte ad agosto. Mentre lo stato d'emergenza sarà prorogato fino al 31 dicembre
Oggi dovrebbe arrivare all’esame del Consiglio dei Ministri il decreto Covid con i parametri di rischio e quindi il ritorno alle zone a colori nelle regioni, ma anche l’ingresso del Green Pass nonchè lo stato di emergenza fino al 31 dicembre.
Quello che più tiene sospesi gli italiani è l’obbligo del Green Pass nei luoghi considerati a rischio e che dovrebbe entrare in vigore dal 26 luglio.
Tra le varie ipotesi quella di seguira un ingresso a tappe, graduale sia per accedere con obbligatorietà nei luoghi affollati, mezzi di trasporto e attività di svago. E da Confindustria arriva l’idea di renderlo obbligatorio anche nei luoghi di lavoro, prevedendo il cambio di mansioni o addirittura la sospensione per chi rifiuta di vaccinarsi. Le varie fasi allo studio del governo sono che ad ad agosto obbligatorio per accedere a grandi eventi, discoteche, fiere, congressi, ristoranti e bar al chiuso. Per i trasporti solo su navi, aerei, treni e pullman di lunga percorrenza. E sarà rilasciato dopo una sola dose di vaccino. Dal primo settembre, invece, sarà rilasciato solo dopo la somministrazione della seconda dose. Infine, a metà settembre, arriverà la stretta e sarà in vigore per tutti i trasporti, anche bus e metro. Ma ancora sono ipotesi sia per quanto riguarda ristoranti al chiuso che bar, già si prevedono molte polemiche sia per l’imposizione per legge, in maniera indiretta della vaccinazione e sia per la protesta dei ristoratori (come anche i titolari di bar) che, colpiti duramente in questo anno e mezzo di sacrifici, dovrebbero fare i guardiani davanti alla porta e consentire o cacciare i clienti che vorrebbero mangiare al chiuso, con perdite nei loro ricavi. Cosa accadrà?
Il Governo deve anche affrontare di petto anche la questione della cosiddetta variante Delta che sta correndo velocemente, visti i contagi che risalgono nelle ultime settimane ed evitare una eventuale quarta ondata.
Il nuovo sistema dovrebbe riguardare non più l’incidenza dei contagiati per numero di abitanti, ma il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo pensa a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici. Le Regioni chiedono di salire rispettivamente al 20 e al 30 per cento. Sarà la cabina di regia a fissare il tetto di tali parametri di incidenza.
Resta in bilico il nodo della scuola e gli obblighi di far vaccinare gli alunni, la discussione è molto delicata ed è stata rimandata al prossimo decreto Covid, ma si attendono resistenze e battaglie, in quanto c’è l’ipotesi delle lezioni in presenza se in possesso del Green Pass.
Ma ancora è tutto in alto mare, così come l’emergenza e le vaccinazioni di chi non ha alcuna fiducia a vaccinarsi perchè le motivazioni sono tante e le “imposizioni” che in maniera indiretta stanno arrivando per rendere obbligatoria, una regola non scritta, ma con norme che mettono alle strette chiunque, rischia di avere forti ripercussioni sul paese, sulla credibilità del governo, ma soprattutto in termini di fiducia e di serenità nella popolazione la quale ha tutto il pieno diritto di non volersi vaccinare, comportandosi con tutte le precauzioni così come ha fatto adesso. Gli obblighi e le imposizioni non rientrano nella democrazia di una civiltà, nemmeno le fuffe della morale dell’altruismo perchè si è altruisti rispettando gli altri, mantenendo la distanza e utilizzando la mascherina. Il resto è solo una sorta di sovranità per decreto e non credo che i padri fodnatori della Costituzione ne sarebbero felici, magari si saranno già rivoltati nella loro tomba.
(GiLar)