Taurianova, Consiglio Comunale in corso con 15 punti all’OdG, si inizia con un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex sindaco Marcello Romeo Nei preliminari hanno preso la parola Marafioti (PD) il quale ha proposto il ricordo per l’ex sindaco, Lazzaro (FdI) contestando gli eventi di una nota stampa di un consigliere della maggioranza e infine Fabio Scionti che contesta lo spropositato numero di punti messi all’OdG e le stoccate al vicesindaco “desaparecido” Caridi
Un Consiglio Comunale in piena estate, è quello che oggi si sta “consumando” a Taurianova, tra boccheggi, afa e ventilatori i quali sudano anch’essi e ventagli improvvisati. L’unico che non suda è Fabio Scionti (sic!).
I punti all’OdG sono 15, quasi tutti punti che riguardano il capitolo spesa da approvare o riconoscere debiti fuori bilancio. Al secondo punto ci sono delle “comunicazioni del sindaco”, poi vediamo al quinto punto il “regolamento Tari”, mentre nei punti 11 e 12 ci sono rispettivamente il conferimento alla cittadinanza onoraria all’Esercito Italiano operante al centro vaccinale di Taurianova e poi, il gemellaggio con il Comune di Santa Severina.
“Abbiamo inizio” al Consiglio Comunale con l’intervento del presidente del Consiglio Comunale Siclari, si aprono i lavori.
Prende subito la parola il dem Simone Marafioti il quale propone un minuto di silenzio per la recente scomparsa dell’ex sindaco di Taurianova Marcello Romeo la quale viene prontamente accolta.
Subito dopo il minuto di silenzio prende la parola il consigliere di FdI Filippo Lazzaro fa di alcune “precisazioni, frutto di lamentele”, ovvero riguardante “la dignità e orgoglio di Taurianova (…) surclassata dal primo che capita”, in quanto, “chi vuole si alza la mattina e attacca Taurianova”, e il riferimento è all’indomani del Consiglio Comunale in merito a determinati comunicati fatti dal consigliere comunale Fuda (con firma congiunta con l’assessore Monteleone), dopodiché c’è stato un comunicato di smentita allo stesso da un esponente politico di un’altra città, ovviamente il riferimento seppur Lazzaro inizialmente non fa il nome, riguarda l’ex vicepresidente del consiglio regionale Francesco D’Agostino il quale ha rivendicato i meriti di una strada di competenza metropolitana, come di altri esponenti di altre città.
Punta il dito pure contro il vicesindaco Caridi per l’uso del social dimostrando una realtà diversa di quella che è nella realtà, a detta di Lazzaro. E ammonisce di “rimanere con i piedi per terra” e di “fare un’attenta riflessione sulle deleghe agli assessori”.
La replica del consigliere di maggioranza Fuda che precisa che nella nota stampa ha solo ringraziato l’operato dell’ingegnere di competenza. C’è un batti e ribatti con Lazzaro che ha fatto nomi che hanno smentito l’articolo, quali il sindaco di Cinquefrondi Conia, oltre a D’Agostino e il consigliere metropolitano Versace.
L’ex Sindaco Fabio Scionti chiama l’attenzione del sindaco Biasi, dove oggi si fa un consiglio comunale con troppi punti che andrebbero discussi e che sarebbe stato meglio farne due distinti consigli comunali, spezzettando i punti in quanto sono di un’elevata importanza. Poi sempre lo stesso punta il dito del “desaparecido” Nino Caridi che in un social minaccia “mette l’istituzione sotto i piedi”, Scionti “rabbrividisce” solo al pensiero e che alcune volte si vergogna per certi modi di utilizzare il social e che vede questi atteggiamenti “come una minaccia”. E invita Biasi, visto quello che “sta combinando” Caridi in questi mesi, “pretende che l’istituzione sia l’istituzione”. Poi rimarca la strada, lo stesso argomento di Lazzaro, affermando che Versace ha risposto bene in quanto la storia la conoscono tutti. E che sarebbe giusto dire la verità.
Non essendoci altri interventi, prende la parola il sindaco Roy Biasi, inerente alla questione della strada di “sacchinella”, e lo fa all’interno dei preliminari, riguarda di un’ordinaria manutenzione. Soffermando che l’esperienza della città metropolitana è una questione di “Reggio-centrica” e che adesso sta facendo come faceva la vecchia Provincia, segue più da vicino i territori di competenza. Prendendo nei fatti le difese del suo consigliere di maggioranza Fabio Fuda il quale ha “perorato la causa” e che Biasi ha consigliato di “non fare polemiche”. Sui sedici punti invece, inerente all’ammonizione di Scionti, essendoci cose già pronte sono stati inseriti di conseguenza e nell’ipotesi che si dovesse durare più del dovuto, si potrebbe “troncare e aggiornare”. Sulle deleghe, parla che “si è in un periodo di osservazione e che tutto è possibile”, magari se, “a fine anno c’è necessità di un aggiornamento, non è da escludere”.
Iniziano i lavori con le “comunicazioni del sindaco”, il quale parla di “aggiustamenti di cassa” i quali possono essere considerati degli “atti dovuti”.
Si passa al terzo punto il quale viene approvato speditamente, mentre sul quarto punto, c’è la relazione del responsabile della ragioneria Giuseppe Crocitti inerenti al rendiconto della gestione 2020.
Prende la parola dopo la relazione Fabio Scionti (che fa la battuta), sottolineando che da ottobre che c’è l’amministrazione che amministra e quindi operativi da allora e che se c’è un 30% di quello che c’è da approvare, con quel milione di disavanzo, “è anche colpa dell’attuale maggioranza”. E che attende la prossima delibera la quale verrà approvata dopo per dire la sua. E che si approva un disavanzo che come “dato di fatto, è negativo” e che con ciò, continua, si inizia “Il modello Biasi”, provocando il sindaco.
Prende la parola il consigliere di maggioranza Raffaele Scarfò rivolgendosi a Scionti, in quanto “stare zitti non conviene a nessuno”, in quanto afferma che il responsabile Crocitti è stato chiaro. E rivolgendosi a Scionti, accusandolo della sua assenza nelle riunioni e se in caso contrario, fosse stato presente avrebbe avuto delle delucidazioni in merito e si avrebbe avuto l’occasione di parlare anche della questione tecniche avendo contezza di quanto si sta votando. E che le commissioni consiliari sono state fatte apposta per discutere sugli argomenti.
Vista la presenza del presidente ff Nino Spirlì, Biasi prende la parola (sic!), ringraziando prima Spirlì e poi i militari che hanno operato nel centro vaccinale, poi risponde a Scionti sulla questione del rendiconto, e che “il silenzio è d’oro ed è meglio tacere”, in quanto, parte con l’attacco, precisando che il primo consiglio di insediamento inizia il 23 ottobre e da lì inizia la “vita” della nuova amministrazione. Respinge le accuse di Scionti in quanto “manca di credibilità” e che sarebbe stato meglio dire che invece di attenderci al varco, in quanto “non si è ancora qua (…) tutto può capitare” e che si ricarica di un fardello che “non è nostro” e che non ha “nessuna responsabilità”, in quanto prima di Biasi ha gestito Sconti e la terna commissariale.
E “speriamo che nei prossimi anni possiamo smentire”, riferito alle parole di “attesa” di Fabio Scionti sulla condizione debitoria e che purtroppo per un bel po’ “occorre stare subendo alcune restrizioni per la condizione debitoria” e che i cittadini hanno premiato Biasi perché i cittadini hanno bocciato la precedente amministrazione.
Contr-ribatte Scionti precisando che una parte è di Biasi, e non tutta la parte, e siccome Biasi “vuole nasconderlo, non facendolo vedere”, e siccome “oggi non è possibile dimostrarlo e che il 25% è colpa dell’amministrazione Biasi”. Rivolgendosi a Scarfò, dice che quando parla “ha difficoltà di capire e di collegare il cervello quando parla”. E che non ha necessità di andare in commissione per capire. E che si “parla tanto per parlare”, sempre rivolgendosi a Scarfò, invita a fare lo stesso, dichiarando il voto contrario dell’opposizione al punto.
Ancora Scarfò, “ex sindaco Scionti, lei non ha azionato per quattro anni il cervello”, “lasciando una Taurianova come una Beirut”, precisando poi che ha preso contezza di quanto ha detto Crocitti. Rivendico che lo stesso ha contezza di quello che dice. Invitando Scionti a essere presente nelle commissioni, ribadendo l’azionamento del cervello, il quale dagli interventi sembra un invito reciproco. Si vota e si approva il punto.
Prende la parola Biasi per proporre di anticipare il punto con un’inversione all’OdG per conferire la cittadinanza onoraria ai militari e non farli attendere fino all’elenco naturale, all’undicesimo punto, si mette in votazione la proposta la quale passa all’unanimità e quindi si passa così all’undicesimo punto.
SEGUONO AGGIORNAMENTI…