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TAURIANOVA (RC), SABATO 16 NOVEMBRE 2024

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Zavettieri, appello ai referendum giustizia, “primo passo di un risveglio democratico della coscienza popolare” Oggi la società civile deve a tutti i costi riuscire a svegliare un Parlamento intorpidito, composto da pochissime persone capaci e libere, dalla stragrande maggioranza di gregari, da molti pusillanimi e pure da qualche affarista. A tal scopo i referendum sulla “Giustizia Giusta” e la stampa libera a supporto saranno gli unici due capi saldi per provare a dare uno scossone al “Sistema”

Zavettieri, appello ai referendum giustizia, “primo passo di un risveglio democratico della coscienza popolare” Oggi la società civile deve a tutti i costi riuscire a svegliare un Parlamento intorpidito, composto da pochissime persone capaci e libere, dalla stragrande maggioranza di gregari, da molti pusillanimi e pure da qualche affarista.   A tal scopo i referendum sulla “Giustizia Giusta” e la stampa libera a supporto saranno gli unici due capi saldi per provare a dare uno scossone al “Sistema”

Riceviamo e pubblichiamo

Oggi la società civile deve a tutti i costi riuscire a svegliare un Parlamento intorpidito, composto da pochissime persone capaci e libere, dalla stragrande maggioranza di gregari, da molti pusillanimi e pure da qualche affarista.
A tal scopo i referendum sulla “Giustizia Giusta” e la stampa libera a supporto saranno gli unici due capi saldi per provare a dare uno scossone al “Sistema”.
In questi giorni Reggio Calabria ha vissuto un grande fermento giudiziario. Nella vicenda Eyphemos abbiamo potuto osservare come il Tribunale abbia scarcerato, fra gli altri, Domenico Creazzo Consigliere Regionale della Calabria. Per l’occasione il Presidente dell’Assise ha scritto che “dal complesso degli elementi forniti dalla difesa emerge con evidenza l’assenza di qualsivoglia rapporto tra la ‘Ndrangheta e Creazzo”.
L’aspetto clamoroso e al contempo preoccupante su cui riflettere è che nonostante ciò, i giudici abbiano ritenuto che, stante l’imminenza delle nuove elezioni regionali (ottobre 2021), sia giusto mantenere la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Sant’Eufemia d’Aspromonte, “non potendosi escludere in astratto la possibilità che Creazzo svolga attività politica”.
Quest’ultima considerazione, specie perché licenziata da un tribunale, risulta a dir poco inquietante poiché genera un parallelismo fra la possibilità di reiterare un reato ed il continuare a fare politica, certificando (quasi!) che, per alcuni magistrati, alcuni tribunali e soprattutto ad alcune latitudini, fare politica sia diventato un reato.
Sono gli stessi giorni in cui il processo GOTHA fa registrare in primo grado l’assoluzione del 50% degli imputati che nel frattempo hanno avuto la vita tristemente condizionata se non addirittura rovinata per sempre.
Si può comprendere lo spirito che anima molti pubblici ministeri nella lotta alla criminalità organizzata, del resto è lo stesso di molti politici ed amministratori locali che instancabilmente si spendono per le loro comunità, ciononostante, in un paese appena scarsamente civile non è accettabile che un cittadino libero e presumibilmente innocente, senza prove certe, sia costretto a trascorrere 20 mesi in carcere, così com’è toccato al Senatore Antonio Caridi. In questo triste scenario neppure le continue richieste di condanna a 10, a 15 o addirittura 20 anni di carcere, corroborate da consuete valanghe mediatiche a sostegno delle tesi accusatorie, se “ribaltate” in giudizio come sempre più frequentemente sta accadendo, faranno recuperare credibilità alla magistratura …anzi!
Da qualche decennio (è ormai arcinoto!) i cittadini non hanno più fiducia nella politica e, senza grande timore di essere smentiti, oggi si può affermare che anche sulla magistratura il giudizio sia aspramente e diffusamente negativo. La differenza è che sulla politica si può tranquillamente infierire da ogni angolazione mentre sull’operato della magistratura si continua a recitare il mantra: “ho piena fiducia nella magistratura”. Il dubbio che ci si possa sentire sereni in un eventuale giudizio di questi tempi è più che legittimo. Assistiamo purtroppo quotidianamente a dichiarazioni, intrise di ipocrisia, di massima fiducia nella magistratura da parte di imputati, avvocati, politici e prelati che hanno esclusivamente il sapore di voler compiacere chi li dovrà giudicare.
La magistratura, in questi anni, ha colpito le massime istituzioni, favorendo una delegittimazione delle stesse spesso ingiustificata, basti ricordare le vicende giudiziarie di Gianluca Callipo (Presidente Regionale ANCI), Antonio Caridi (Senatore della Repubblica), Giuseppe Raffa (Presidente della Provincia) solo per citarne alcune.
Alla luce degli innumerevoli errori giudiziari e delle lungaggini processuali che tengono in ostaggio dei presunti innocenti, con ripercussioni sia personali che sociali, i Referendum sulla giustizia rappresentano l’unico argine alla deriva populista-giustizialista ed il primo passo di un risveglio democratico della coscienza popolare.

Pierpaolo Zavettieri – Sindaco di Roghudi – Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica