Tragedia del Raganello, Tansi, “una rabbia che si rinnova” Tre anni fa, il 20 agosto 2019, dieci persone hanno perso la vita a causa di un innalzamento repentino del fiume Raganello nei pressi di Civita
Tre anni fa, il 20 agosto 2019, dieci persone hanno perso la vita a causa di un innalzamento repentino del fiume Raganello nei pressi di Civita, uno dei borghi più belli e attrattivi della nostra regione. Una tragedia che poteva essere evitata ma che ancora oggi, a tre anni da quel maledetto giorno, potrebbe verificarsi nuovamente, ovunque sul nostro territorio, perché non si riconosce ancora l’importanza della prevenzione per garantire una corretta politica della sicurezza idrogeologica del territorio.
All’epoca del tragico evento ero quasi alla fine del mio mandato triennale di direttore della Protezione Civile regionale.
Quando mi insediai a dirigere quest’importante struttura, la maggior parte dei calabresi ne ignoravano completamente l’esistenza.
In breve tempo, mettendo in campo impegno h24 e passione, abbiamo costruito una squadra di qualitá. Coinvolgendo e motivando il personale tecnico, i volontari le amministrazioni locali e lo Stato abbiamo ottenuto risultati concreti. Da fanalino di coda, realizzando e proponendo procedure di intervento in emergenza, metodologie di lavoro, standard organizzativi, abbiamo costruito un sistema regionale avanzato di protezione civile, apprezzato e acquisito dalla protezione civile nazionale che lo ha offerto come modello di riferimento per altre regioni italiane.