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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Simone (Uil), “Operatori del SUEM costretti a lavorare in jeans e scarpe da tennis” Mancanza di medici sulle PP.EE.TT. dell’area tirrenica, reggina e ionica e sulla Piana ogni postazione ha solo un medico in servizio rispetto ai sei previsti in organico

Simone (Uil), “Operatori del SUEM costretti a lavorare in jeans e scarpe da tennis” Mancanza di medici sulle PP.EE.TT. dell’area tirrenica, reggina e ionica e sulla Piana ogni postazione ha solo un medico in servizio rispetto ai sei previsti in organico

Con la presente lettera aperta questa O.S. è costretta per l’ennesima volta a denunciare pubblicamente il marasma organizzativo, l’abbandono in cui versa il S.U.E.M 118 della provincia di Reggio Calabria che impedisce a detto delicatissimo servizio di poter esplicitare la propria indispensabile funzione a salvaguardia della salute e della vita dei cittadini. Il S.U.E.M. che dovrebbe essere, per come
declamato sul sito dell’Azienda, un “servizio pubblico di pronto intervento sanitario attivo 24 ore su 24 articolato in Postazioni di Emergenza Territoriali (P.E.T.) distribuite sul territorio dell’Azienda Sanitaria Provinciale coordinate da una Centrale Operativa telefonica provinciale 118, si è trasformato, nonostante il grande sacrifico di parte del personale applicato, in un carrozzone autoreggente tutti i fallimenti “dell’Azienda Sanitaria più disastrata d’Europa”. L’opera di demolizione intrapresa nel tempo da Direttori Generali e Commissari Straordinari, oggi viene portata alle debite conseguenze dall’attuale management il quale non ha inteso e non intende intervenire per affrontare le problematiche dell’ASP partendo dagli aspetti più critici e maggiormente importanti per la vita delle persone. A tal fine, la UIL FPL , denuncia alle SS.LL. quanto di seguito riportato al fine di renderle edotte e qualora lo dovessero ritenere di perseguire eventuali condotte rilevanti sotto il profilo contabile, penale ed amministrativo:
1. La UIL FPL ha denunciato inutilmente il sistema di privilegio di cui godono alcuni sindacati che vedono i propri Dirigenti Sindacali abbandonare la nave mentre questa affonda ed essere trasferiti dal S.U.E.M. ad altri ambiti sanitari di quasi inesistente impatto assistenziale;
2. Mancanza di medici sulle PP.EE.TT. dell’area tirrenica, reggina e ionica – Sulla Piana ogni postazione ha solo un medico in servizio rispetto ai sei previsti in organico – Su Reggio, Sant’Eufemia, Scilla ed altre Postazioni luglio ed agosto per parecchi giorni sono mancati i medici a bordo. Medici del Suem118 che ricoprono ruoli differenti da quelli per i quali sono stati assunti (tra questi insistono dirigenti sindacali). Sono risultati in ferie ad agosto contemporaneamente 5 medici di ambulanza scoprendo ancor di più le postazioni e 3 medici di centrale. In Centrale Operativa ci sono medici reperibili di notte e festivi ma non utilizzati sulle ambulanze laddove ne siano sprovviste. Gli infermieri vengono quindi costretti ad andare in ambulanza anche per codici rossi senza medico a bordo con le relative conseguenze per la salvaguardia della vita dei cittadini.
3. I Presidi di Primo Intervento di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina utilizzano per la copertura dei propri turni, medici del SUEM che dovrebbero, invece, svolgere servizio in ambulanza (compreso il Direttore ff.). Carenza cronica di autisti ne manca: 1 a Reggio Calabria, 3 a Melito Porto Salvo, 1 a Scilla, 3 a Taurianova, diversi sulla zona ionica. Le ambulanze sono ferme perché mancano gli autisti. Questo capita quasi quotidianamente a Taurianova e Melito Porto Salvo. Su Melito anziché trovare una soluzione a lungo termine si preferisce inviare Riva3 (privata) e, talvolta, Palizzi (privata).
4. Mezzi obsoleti che fanno registrare, peraltro, strani guasti quotidiani agli automezzi che non appena vengono presi dall’officina di riferimento dell’Asp, si guastano già in autostrada. Nonostante siano stati stanziati i soldi, donati dalla Banca D’Italia a ottobre 2020 per l’acquisto di nuove ambulanze, queste, rimangono un lontano miraggio. Le ambulanze dell’Asp non ci sono e quindi le postazioni rimangono non operative sguarnendo il territorio, con il risultato di avere, tra l’altro, un autista, un infermiere ed un medico retribuiti inutilmente. A tale proposito interessante sarebbe conoscere l’ammontare della spesa degli ultimi 5 anni riferita a tale capitolo di bilancio.
5. Il personale del Suem118 è costretto a lavorare senza divisa o con divise logore in quanto l’azienda non le fornisce (compresi i nuovi assunti – unica Asp della Penisola). Si ricorda che la divisa è considerata dalle normative che sovrintendono la sicurezza del personale sui luoghi di lavoro, quale ineludibile dispositivo di protezione individuale. Paradossale e colpevole appare il comportamento dell’ASP che utilizza personale privo di indumenti idonei in un contesto di elevato pericolo pandemico. si sono visti operatori del SUEM costretti a lavorare in jeans e scarpe da tennis. Locali non idonei alla permanenza di dipendenti in servizio h 24.
6. Continui trasferimenti covid tra GOM e altri ospedali HUB o Spoke effettuati col personale dell’emergenza senza barella di contenimento solo con DPI del caso. Altri trasferimenti che il 118 effettua risultano impropri tra Gom e altri presidi ospedalieri per un compiacente ed anacronistico funzionamento della Centrale.
7. In Centrale Operativa è arrivato del personale assunto con contratto determinato per emergenza covid che è risultato posizionato tra gli ultimi di una graduatoria per infermieri. In area di emergenza urgenza è necessaria una pregressa esperienza e una buona conoscenza delle elementari nozioni di grammatica, informatica, anatomia e patologia clinica e triage. Non è consentito, ne va di mezzo la vita delle persone, utilizzare nel cuore nevralgico del Suem118 l’impiego di personale in rapporto lavorativo a tempo determinato, inesperto ed impreparato.
8. Uso sconsiderato e fuori da ogni normativa nazionale ed internazionale del ricorso all’istituto contrattuale del lavoro straordinario.
Questa O.S. per le motivazioni su esposte e riportate, augurandosi che le AA.CC. adite si rendano parte diligente alfine di interrompe quello che appare un disastro annunciato e quantomai pericoloso per operatori e cittadini sanzionando quanti si siano resi responsabili di condotte illecite, proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del SUEM 118.