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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 SETTEMBRE 2024

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Reddito di Cittadinanza, Luigi Pandolfi: serve creare lavoro e un reddito di base individuale e incondizionato li ultimi dati forniti dall'Inps sul Reddito di Cittadinanza dicono innanzitutto che senza questa misura la crisi pandemica sarebbe stata una tragedia per centinaia di migliaia di nuclei familiari del Mezzogiorno (sono 2 milioni le persone coinvolte a luglio in tutto il sud)

Reddito di Cittadinanza, Luigi Pandolfi: serve creare lavoro e un reddito di base individuale e incondizionato li ultimi dati forniti dall'Inps sul Reddito di Cittadinanza dicono innanzitutto che senza questa misura la crisi pandemica sarebbe stata una tragedia per centinaia di migliaia di nuclei familiari del Mezzogiorno (sono 2 milioni le persone coinvolte a luglio in tutto il sud)

Gli ultimi dati forniti dall’Inps sul Reddito di Cittadinanza dicono innanzitutto che senza questa misura la crisi pandemica sarebbe stata una tragedia per centinaia di migliaia di nuclei familiari del Mezzogiorno (sono 2 milioni le persone coinvolte a luglio in tutto il sud). E della Calabria, dove le famiglie coinvolte sono oltre sessantamila (circa 200 mila persone coinvolte su una regione di scarsi due milioni di abitanti). Numeri che da soli bastano a smontare tutte le posizioni critiche verso questo strumento e, per quanto riguarda la Calabria, anche a dimostrare quanto sia grave nella nostra regione la situazione sociale ed occupazionale. Il segno tangibile di un immane fallimento dei governi che si sono succeduti negli ultimi trent’anni.
Ma il tema è anche un altro. Il Reddito di cittadinanza, per come è concepito, rischia di istituzionalizzare e colpevolizzare la povertà. E di tenere fuori, o penalizzare, proprio i membri di famiglie povere e numerose, per via determinazione su base familiare delle soglie di accesso e, quindi, del cumulo del magro reddito di ciascuno.
Per questo, ciò che serve, accanto a politiche pubbliche per creare nuova occupazione – in una realtà come la nostra, nonostante incentivi e bonus, il settore privato è troppo debole per far fronte a questa emergenza -, sfruttando in questa direzione le risorse europee, è un reddito di base incondizionato su base individuale, che metta il lavoratore in una condizione di maggiore libertà rispetto a chi il lavoro lo offre. Un reddito di base per la dignità del lavoro, insomma.
Il valore di un bene non è dato solo dal lavoro necessario a realizzarlo, ma anche dal suo grado di utilità. Perché allora certi beni, la cui utilità è indiscutibile, hanno prezzi molto bassi? Perché questi beni, per quanto utili, non sono scarsi. Un bene, utile socialmente, più è scarso, più costa. È un principio applicabile anche ad un bene particolare quale è il lavoro. Se un lavoratore gode di un reddito di base incondizionato e di servizi universali di welfare non si vende al primo offerente e a qualsiasi condizione. La sua opera può diventare una merce scarsa e, di conseguenza, acquistare maggiore valore. Non ci sono problemi economici. Solo un trasferimento di valore aggiunto dai redditi da capitale ai redditi da lavoro, dopo decenni di tendenza all’incontrario.