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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Polistena, il dott. Amodeo va in ferie per accertamenti sanitari la cardiologia rischia di chiudere. La guerra del commissario Scaffidi contro il primario assurda e dannosa per i cittadini della piana di Gioia Tauro. Sindacati e sindaci sul piede di guerra Proprio ieri mattina una paziente è stata trasferita alla Cardiologia dell'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro per impianto di pacemaker, per la mancanza di risorse umane professionalmente capaci di eseguire l'intervento

Polistena,  il dott. Amodeo va in ferie per accertamenti sanitari la cardiologia rischia di chiudere. La guerra del  commissario Scaffidi contro il primario assurda e dannosa per i cittadini della piana di Gioia Tauro. Sindacati e sindaci sul piede di guerra Proprio ieri mattina  una paziente è stata trasferita alla Cardiologia dell'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro per impianto di pacemaker, per la mancanza di risorse umane professionalmente capaci di eseguire l'intervento

Proprio ieri mattina una paziente è stata trasferita alla Cardiologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro per impianto di pacemaker, per la mancanza di risorse umane professionalmente capaci di eseguire l’intervento.
La Cardiologia/UTIVC di Polistena in forte affanno per la carenza di personale medico ed infermieristico. Ai forti disagi per i malati affetti da malattie coronariche da trasferire nei centri di Emodinamica, per la mancanza del Servizio presso il PO di Polistena, si aggiungono le difficoltà a trattare i pazienti bisognevoli di impianto di pacemaker. Questo perché solo due operatori sono in condizioni per effettuarli, uno turnista che ha diritto ai riposi dopo aver effettuato il turno di lavoro e il dott. Amodeo che, oltre che continuamente perseguitato dal Commissario Scaffidi, con continui deferimenti al Consiglio di Disciplina (siamo al quarto) con l’obiettivo di stancarlo e di distoglierlo da questo delicato lavoro, non è in condizioni di svolgere, da solo, queste importanti prestazioni salvavita, a tutela della salute dei pazienti. Una gestione assurda e criminale che mette a rischio la salute dei malati e dei pochi medici rimasti, ormai allo stremo delle forze e senza alcuna prospettiva di cambiamento.