Taurianova, ancora criticità al Centro Dialisi Concreto rischio che la situazione vada fuori controllo
Nella qualità di Presidente del Comitato di tutela “Pro-Centro Dialisi” di Taurianova, nel recente passato, mi sono, lungamente, impegnato affinché il “Centro” avesse serenità nell’operatività, ma, nel tempo, ho dovuto rilevare, mio malgrado, che il rapporto infermieri/pazienti è venuto meno in maniera determinante al punto che ora sta per generare la crisi fino a mettere a serio rischio la continuità delle diverse cure per i pazienti che al “Centro” si rivolgono per le loro necessità; se l’organico non è adeguato alle esigenze, l’assistenza erogata è insufficiente!
Al momento attuale il rapporto infermiere/paziente non costituisce sicurezza per i pazienti. Mi duole dover ancora parlare di problemi per il Centro Dialisi taurianovese, soprattutto in questo triste periodo di pandemia; con questo scritto desidero sensibilizzare le diverse Autorità sanitarie, affinché ciascun dirigente, per la propria competenza, intervenga nell’immediato per dotare la struttura dialitica di Taurianova del Personale medico e infermieristico indispensabile. Lontano da me la volontà di causare allarmismi, che non gioverebbero comunque alla causa, ma quanto scrivo è supportato dai dati precisi che più avanti vado ad elencare; invito l’Autorità preposta a visitare il Centro Dialisi di Taurianova per rendersi conto di persona e così verificare, che la situazione da me descritta, divenuta insostenibile, è reale, perciò sono sicuro di trovare, nelle Persone dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Reggio Calabria, la stessa sensibile fattiva disponibilità operativa che nel passato ho riscontrato e della quale ho manifestato, nei confronti di quelle Autorità, sincera, ampia e ripetuta riconoscenza nelle sedi istituzionali e non solo. Dati inconfutabili alla mano, ho la fondata, ragionevole speranza che i Responsabili dell’ASP reggina, anche in questa occasione, non deluderanno le mie aspettative.
Stato della dialisi di Taurianova:
DIRIGENTI MEDICI:
– n° 2 dirigenti medici in servizio, di cui 1 unità che usufruisce di legge 104, ed 1 unità in
procinto di pensionamento;
– n° 1 dirigente medico in servizio in “prestito” da altro centro dialisi;
– n° 1 dirigente medico non in servizio (a tempo determinato in scadenza di contratto il
31/12/2021) perché in atto sospeso e non sostituito;
– i dirigenti medici in servizio hanno il carico di 17/18 reperibilità al mese;
– nel caso di pazienti Covid-19 positivi, gli stessi medici prestano la loro opera per far
dializzare anche questi “particolari” pazienti durante i turni di reperibilità notturna o
festiva;
– raddoppio di turni;
– pazienti che arrivano al centro per sottoporsi ad emodialisi n° 50;
– ambulatorio trapiantati renali;
– ambulatorio nefrologico;
– pazienti da inserire in lista trapianto.
INFERMIERI PROFESSIONALI:
– solo n° 5 infermieri fanno reperibilità;
– n° 1 infermiere no vax assente non sostituito;
– n° 1 infermiera trasferita e non sostituita:
– n° 2 infermieri con limitazioni all’attività dialitica;
– tutti gli infermieri hanno mediamente 20/30 giorni di ferie arretrate e che non riescono a
usufruire per esigenze di servizio;
– frequentissimi turni di raddoppio soprattutto da parte degli stessi infermieri che prestano
lavoro di reperibilità;
– a causa della carenza infermieristica, rispetto alle altre 2 emodialisi aziendali, è stato
possibile assicurare la “dialisi vacanza” in misura ridotta rispetto alle tante richieste
pervenute.
Si desume che – nonostante l’impegno profuso dal personale medico e paramedico del Centro Dialisi – al minimo evento imprevedibile (malattia, congedo improcrastinabile etc.) di un medico o di un infermiere, il “sistema” dialisi rischi di andare in serio affanno al punto di non essere in grado di garantire la dovuta essenziale assistenza ai malati bisognosi di cure “salva-vita”. Pertanto è assolutamente necessario che venga incrementata la dotazione organica di personale medico e infermieristico dell’U.O. Emodialisi del P.O. di Taurianova, accertata, anche, la disponibilità di alcune unità di personale infermieristico motivato a svolgere la propria attività lavorativa presso il “Centro”, tale incremento darebbe la possibilità di usufruire del trattamento emodialitico ad un maggior numero di pazienti emodializzati rispetto all’attuale venendo così maggiormente incontro alle richieste dell’utenza territoriale, ciò gioverebbe anche al potenziamento del Centro Dialisi Taurianovese.
Dr. Pino Pardo
già dializzato e trapiantato renale, già Presidente del Comitato di Tutela “Pro-Centro Dialisi” di Taurianova