A Reggio Calabria intitolata una via a Clelia Romano Pellicano Presente alla cerimonia l'Assessora Angela Martino: "Femminista ante litteram che ci lascia in eredita un importante insegnamento"
Nella giornata di ieri, è stata intitolata una via a Clelia Romano Pellicano, scrittrice, giornalista e pioniera del femminismo in Italia nella seconda metà dell’800. Alla cerimonia, insieme al presidente della Commissione Toponomastica, Domenico Cappellano, ed alle referenti ed attiviste dell’associazione Soroptimist, era presente l’assessora alla Parità di genere, Angela Martino, che si è detta «molto contenta di presenziare ad un’iniziativa dedicata ad una femminista ante litteram, convinta europeista, una visionaria per l’epoca in cui è nata e vissuta».
«Una figura illustre come Clelia Romano Pellicano – ha aggiunto – c’ha lasciato in eredità un importante insegnamento: nessun obiettivo e nessun orizzonte sono impossibili da immaginare, realizzare e conquistare. Proprio questa sua tenacia, l’andare contro corrente e questo suo anticonformismo devono ispirare le giovani generazioni e, per questo motivo, ringrazio la Commissione Toponomastica per il lavoro che, ormai da anni, svolge anche rispetto all’esigenza di colmare il gap tra le intitolazioni al maschile e al femminile».
«Sono convinta – ha continuato la delegata comunale – che la toponomastica, in una città, sia uno degli strumenti più immediati e visibili per diffondere cultura e consapevolezza del rispetto delle parità di genere. È, quindi, importante un’azione in tal senso perché abbiamo il dovere di riequilibrare le intitolazioni fra i generi, così come sta facendo l’organismo presieduto dal dottore Cappellano, attività che continuerò a sostenere e ad incentivare in tal senso».
«Un ringraziamento particolare – ha concluso l’assessora Angela Martino – all’associazione Soroptimist per l’ottima idea e per l’input fornito all’amministrazione, segno tangibile di come il contributo della società civile sia, ancora una volta, uno degli stimoli più significativi per gli amministratori pubblici».