Ai ferri corti Michele Tripodi e “Rialzati Polistena” contro l’associazione “Città degli ulivi” Al centro della diatriba una bimba ipovedente di Cinquefrondi che da 8 anni frequenta le scuole di Polistena
Dopo aver letto la nota dell’Associazione Città degli Ulivi che menziona il nostro gruppo consiliare “Rialzati Polistena” ci domandiamo a quale documento o dichiarazione ufficiale a firma dal nostro gruppo ci si riferisca. Quale? Diteci dove e quando avete letto?
La caccia alle streghe e il maccartismo sembra abbiano contagiato qualcuno, non la maggior parte dei colleghi Sindaci della Piana che, da noi interpellati, disconoscono la nota in questione che non ha paternità poiché non porta né la firma del Comitato, né del tandem dei Presidenti dell’Associazione, i quali prima di scrivere ( semmai siano stati loro a farlo) avrebbero dovuto documentarsi bene e meglio.
Volendo essere pignoli, abbiamo però scoperto che la nota potrebbe riferirsi ad un post Facebook del nostro Sindaco Michele Tripodi col quale veniva “condiviso” giorni fa un articolo, apparso su “Approdo Calabria”, inviato dall’Amministrazione Comunale in accordo con la famiglia e la scuola in merito ad un laboratorio scolastico di una bimba ipovedente di Cinquefrondi che da 8 anni frequenta le scuole di Polistena. Esperienza questa che, più in generale, grazie solo ed esclusivamente alla sensibilità dell’Amministrazione Comunale di Polistena è stata valorizzata. La bambina in questi anni è stata messa nelle condizioni di ritrovarsi perfettamente integrata nella comunità scolastica cittadina. É forse questa la colpa grave del Sindaco di Polistena?
Questa esperienza educativa e formativa di sostegno ad una bimba ipovedente è utile ad abbattere ogni pregiudizio esistente sulla diversità e rende meno afflittiva una condizione di disabilità che con la dovuta attenzione delle istituzioni e delle famiglie può essere recuperata in ogni realtà.
Piuttosto che valorizzare quanto fatto dall’Amministrazione Comunale anche a sostegno della spesa per l’acquisto di ausili e strumenti didattici a carico del bilancio comunale, nonché per il finanziamento del corso di mobilità e orientamento fondamentale per il raggiungimento della completa autonomia della bambina, alcuni e – precisiamo – solo alcuni hanno pensato di mettere il pollice-verso sul Sindaco di Polistena pur di giustificare la loro disattenzione e mediocrità rispetto ad una situazione difficile da gestire ma non impossibile.
Chiarite le questioni anche nel merito, ci sorprende come a nome di tutta l’associazione Città degli Ulivi talaltri si arroghino il diritto di attaccare, per un semplice post sui social, un Sindaco del territorio senza nemmeno prima interpellarlo per eventuali chiarimenti e soprattutto senza curarsi del messaggio successivo devastante giunto a chi vive in una condizione di sofferenza, di limitazione personale, di disabilità che cerca sempre tutela nelle istituzioni.
L’attacco maldestro degli estensori della nota non ha alcuna giustificazione poiché è risaputo che Polistena è una città con tante scuole che ospitano una popolazione studentesca di oltre 3000 alunni/studenti di cui oltre il 50% provengono da altri comuni. Negli istituti superiori l’80% proviene da fuori, negli istituti comprensivi (infanzia, primaria, media) l’incidenza di scolari residenti in altri comuni del territorio è pure alta ed è pari al 25% degli alunni frequentanti. Ciò significa che “contra factum” non ha valore alcun argomento specioso e strumentale agitato da referenti dell’associazione che evidentemente vivono fuori dalla realtà e non tutelano allo stesso modo i comuni che ne fanno parte, ma utilizzano l’associazione per fare politica a scapito di alcune comunità come Polistena. Questo è fare campanilismo e non solo.
Ciò che il Sindaco Michele Tripodi ha scritto nel post Facebook è chiarissimo e soprattutto vero, non avrebbe dovuto suscitare alcuna strana reazione perché accogliere nelle proprie scuole bambini anche non residenti a Polistena è apertura mentale e culturale, l’opposto del campanilismo, etichetta questa che appartiene a chi, nel disperato tentativo di nascondere la propria incapacità, cerca sempre di uniformare al ribasso tutto, anche la carenza dell’ azione politica e dei servizi offerti sul proprio territorio.
Pur ringraziando gli anonimi estensori della nota dell’associazione Città degli Ulivi, organismo che non ha alcun ruolo decisionale tantomeno di direzione politica, per l’ennesima pubblicità gratuita fatta a Polistena, auguriamo di evitare simili e spiacevoli incidenti diplomatici in futuro.
In tal senso sarebbe opportuno sempre non interferire sul lavoro compiuto in autonomia da ogni singolo comune specie quando l’attività istituzionale compita è rivolta a persone più deboli ancorché residenti altrove che intendano liberamente scegliere Polistena per accedere ai servizi pubblici e privati presenti in città.