Taurianova, l’ingresso di Francesco Bellantonio in Consiglio Comunale farà cambiare gli equilibri amministrativi? E Raffaele Scarfò, sarà lui il nuovo Presidente del Consiglio Comunale? E poi… consentiteci un’umile riflessione…
Dopo la triste e prematura scomparsa di Salvatore Siclari, Presidente del Consiglio Comunale di Taurianova in carica, la macchina istituzionale deve andare avanti e il primo atto sarà quello della sua surroga con il primo dei non eletti al Consiglio Comunale. Il neo consigliere sarà Francesco Bellantonio, candidato nella lista “Taurianova – Città al Centro” alle ultime elezioni comunali, avendo collezionando 127 preferenze.
In quella lista voluta dal vicesindaco Antonino Caridi (e che fu record di preferenze per lo stesso Caridi), e che nel totale riuscì a portare un bottino di oltre 1.400 voti, rivelatesi nei fatti una delle liste decisive anche per la vittoria finale di Roy Biasi.
“Taurianova – Città al Centro” ha in seno al Consiglio Comunale ben 4 consiglieri comunali (Arcuri, Gallo, Ursida e a breve Bellantonio), un assessore (Fedele) e un vicesindaco (Caridi), nonché aveva un presidente del consiglio comunale (Siclari). L’ingresso di Bellantonio, ci chiediamo, stravolgerà gli equilibri politici ed amministrativi? È troppo presto e forse anche azzardato a dirlo, ma a pensarlo non si fa peccato e noi lo facciamo con “scioltezza”, ma senza impegno.
Al prossimo civico consesso, quando (?) sarà convocato, ci sarà sia la surroga di Francesco Bellantonio come primo atto necessario e poi un altro nodo da sciogliere, dove tutti danno quasi per scontato, ovvero il nome del nuovo Presidente del Consiglio Comunale con in pole il leghista Raffaele Scarfò, attuale vicepresidente e che all’atto dell’insediamento di Siclari, all’epoca, si era dichiarato che doveva esserci una staffetta temporale tra i due per quella poltrona. Ci chiediamo, sempre con “scioltezza”, con il condizionale come obbligo, e se Bellantonio dovesse rivendicare la poltrona della presidenza del consiglio comunale? Staremo a vedere.
A proposito di presidenza del consiglio comunale, quella che fu di Salvatore Siclari, occorre fare una riflessione, politica? Non sappiamo. Forse meglio di “bon ton” politico, partendo da quei rudimenti istituzionali di base.
Mettendo da parte l’indubbio e immenso valore umano di Siclari, riconosciuto da tutti, c’è da sottolineare un particolare non di poco conto, era il presidente del consiglio comunale di Taurianova in carica. Una figura istituzionale democratica eletta dal popolo e poi dal civico consesso come presidente.
Abbiamo osservato, nostro malgrado, una carenza di note stampa (ripetiamo, “note stampa”, d’obbligo e fondamentali e nrssuna accusa di mancanza di sensibilità), quando di solito viene a mancare una figura istituzionale da parte di quasi tutti i partiti politici.
Siamo ancora in emergenza pandemica e fino al 31 marzo ci limitiamo al “volemose bene”, ma poi… e questa non è una polemica, ma solo un’umile sottolineatura posta in essere come condizione propositiva, osserveremo più da vicino la politica amministrativa locale, così come abbiamo fatto sempre negli anni.
Riordiamo che, quando venne a mancare l’ex sindaco di Taurianova Marcello Romeo si alzò una polemica (da parte dell’opposizione), contro l’attuale amministrazione sul fatto che non ci fu nessuna commemorazione in quanto si trattava di un ex primo cittadino il quale aveva scritto una pagina di storia taurianovese, condivisibile o meno, ma l’aveva scritta e andava commemorato com’era giusto che fosse.
Adesso, e ribadiamo purtroppo, è venuto a mancare un’altra figura istituzionale e l’unica nota ufficiale di compianto è stata quella di Forza Italia, e il resto? L’oblio tra i prati fioriti di un perché dei petali in fiore o persi in qualche altura tra i finocchi di timpa.
Certo, si sono riempite le pagine social di dolore e pianti nonché di dispiacere, ma di note ufficiali nemmeno l’ombra. E questa condizione ci disegna un episodio imperdonabile, grave diremmo pure, formato da carenze istituzionali e di “atti dovuti”, questi sconosciuti.
Eppure in questa città ci sono diversi partiti, è inutile citarli, ma (quasi) nessuno che abbia azzardato solo per un attimo a una nota stampa (ufficiale e non social) di compianto per la scomparsa di una figura istituzionale in carica. Noi (e non solo noi), l’abbiamo ritenuto un episodio di enorme gravità e soprattutto una inopportuna mancanza del rispetto istituzionale, e voi? Ah… non funziona così e non si va per niente bene…perché in fondo anche queste azioni rientrano nel rispetto di quel voto popolare che voi stessi chiedete durante le competizioni elettorali ai cittadini.
(GiLar)