Importante riconoscimento per il regista oppidese Emiliano Chillico a Milano Un cortometraggio che tocca il cuore e piace tanto da vincere, Odio per odio nasce da un’idea purtroppo legata alla guerra in Ucraina
DI CLEMENTE CORVO
Un cortometraggio che tocca il cuore e piace tanto da vincere, Odio per odio nasce da un’idea purtroppo legata alla guerra in Ucraina, anche se il cortometraggio vuole essere da monito e lanciare un messaggio contro ogni tipo di guerra in qualsiasi parte del mondo dove le popolazioni pagano le manie di grandezza e capricci politici dei loro leader.
Scritto in poche ore subito messo in scena in una giornata di marzo fredda con nebbia e pioggia in Aspromonte, precisamente nella zona del crocefisso sopra il comune di Oppido Mamertina in Calabria, una location italiana trasformata in un paesaggio Ucraino coperto dal cielo grigio di una guerra assurda come lo è anche la storia se pur inventata che il cortometraggio racconta.
Solo nei momenti di sereno anche se pochi purtroppo, si è riuscito velocemente a girare il corto, per poi montarlo e caricarlo in rete il tutto dalla scrittura al girato e alla finalizzazione con montaggio in poco più di 48 ore.
Ma la soddisfazione più grande è quella di poter concorrere ed essere selezionato in alcuni festival Nazionalì e internazionali, appunto quello nazionale Le Cascine di Milano filmfest precisamente a Rozzano con direttore artistico Rochy Alvarez, ha selezionato il cortometraggio Aspromontano che dopo essere visionato dalla giuria viene menzionato per due nomination che nella serata di gala fa portare a casa un premio “Premio Cinematografico città di Rozzano” e la soddisfazione pur non vincendo il premio miglior location essere tra le prime tre più belle della rassegna la sera del 22 maggio.
La soddisfazione del regista nel vincere un premio Italiano in una regione all’altro capo dello stivale, sapendo che il merito oltre a chi ha collaborato alla realizzazione quello di averlo girato proprio nel suo paese in Calabria.
La storia in breve racconta di una famiglia, nonna e due nipoti, creduti delle spie in fuga, scappano inseguiti da un soldato armato e determinato, dopo aver corso per molto tra i boschi e le rovine, vengono raggiunti dal soldato che minaccioso con il fucile li punta, la piccola con la sua innocenza e la sua purezza crede di fermare tutto opponendosi al fucile con il suo amato orsacchiotto, il soldato vittima di una guerra assurda cede al sorriso della bambina proprio nel momento in cui un familiare della bambina, vedendo la scena e credendo in un pericolo per loro, si scontra con il soldato creando una tragica situazione in cui le vittime sono sempre gli innocenti, a qualunque popolo o razza appartengono. “in guerra non esistono vincitori, solo vittime” questo lo slogan scritto dallo sceneggiatore Chillico e interpretato fuori corto nei titoli di coda da una donna, Beatrice Stranges, che delusa dall’umanità si rassegna impotente davanti a tante atrocità. In poco più di 4 minuti lo scrittore e regista autodidatta racconta una storia triste ma reale dal contenuto profondo.
L’orgoglio che cinque giorni dopo aver visto il suo corto proiettato come cortometraggio fuori concorso al “Premio Cultura Cinematografica di Polistena” Venerdì 27 Maggio dove ha ricevuto una targa che non è un premio ma la riconoscenza del direttore artistico Piero Cullari alla passione e la forza di Chillico per motivarlo a fare sempre e meglio quello che già gli riesce bene..
Il cortometraggio sta ottenendo sui social un ottimo riscontro e subito di interesse.,che vale la pena essere visto.
Chillico, regista è sceneggiatore, anche se non si sente tale in quanto si definisce auto didatta e amatore che desidera raccontare storie con la telecamera e farle conoscere, ha collaborato come attore in varie produzioni Rai,Mediaset e PrimeVideo, anche come maestranza in vari film girati nel sud Italia.
In questo ultimo progetto ringrazia tutto lo staff e le persone che lo hanno aiutato riferendo della sua scelta di non usare bandiere ma solo dei nastri di colore giallo e rosso per distinguere i due soldati di nazioni diverse, che potrebbero appartenere a tanti popoli in guerra e non solo quelli della guerra in corso, in questo modo condanna ogni tipo di guerra o azione violenta verso umani.
“Questo umile corto girato in brevissimo tempo, vuole essere un inno alla pace che speriamo non tardi troppo, in questa guerra e in altre che purtroppo distruggono civiltà e stroncano vite e sogni di bambini che hanno bisogno di crescere per migliorare questo mondo strano, purtroppo a pagarne le conseguenze è una popolazione vittima di ingiustizie e circondata da morte e disperazione, prego per loro, sperando che questo video possa essere un messaggio per tutti, e il mondo possa essere un posto migliore” ha concluso il regista affermando di essere felice del premio ricevuto a Milano, di essere fiero della targa ricevuta a Polistena e di sperare in futuro di fare meglio ed avere altre soddisfazioni.