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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 27 OTTOBRE 2024

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Perche’ viene proposta la frammentazione del comune di Amantea e viene negato il diritto al voto referendario a circa 9.000 elettori del comune? Amantea andrà al voto il 12 di giugno per eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale dopo 27 mesi di gestione Commissariale Straordinaria

Perche’ viene proposta la frammentazione del comune di Amantea e viene negato il diritto al voto referendario a circa 9.000 elettori del comune? Amantea andrà al voto il 12 di giugno per eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale dopo 27 mesi di gestione Commissariale Straordinaria

Amantea andrà al voto il 12 di giugno per eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale dopo 27 mesi di gestione Commissariale Straordinaria. Data importante ma non bastevole alla Prima Commissione del Consiglio Regionale della Calabria per rinviare l’esame della proposta di legge dell’On.le Graziano per la modifica dei confini territoriali dei Comuni di Amantea e Serra d’Aiello con aggregazione al Comune di Serra d’Aiello del territorio s sud del fiume Oliva (Campora San Giovanni).
Riteniamo il mancato rinvio uno sgarbo istituzionale nei confronti del nostro Comune e un’offesa arrecata ad Amantea in un momento di debolezza della Città. Quindici giorni di attesa non avrebbero arrecato un danno alla celerità della Regione ma avrebbero permesso al Sindaco di rappresentare le ragioni di Amantea. QUESTA espressione di volontà NON HANNO VOLUTO. DOBBIAMO, con rammarico, annotare che la conferenza dei capigruppo ha inserito all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale il referendum per la modifica dei confini territoriali. AMANTEA E’ un animale ferito che viene azzannato senza ritegno.
In merito alla vicenda non riusciamo a capire la proposta di escludere dal refendum i cittadini che abitano a nord del fiume Oliva, ovvero oltre 9.000 elettori eppure l’art. 40 della legge regionale n.13 del 1983 è chiaro al proposito:
“…3. La deliberazione del Consiglio regionale indica il quesito da sottoporre a votazione con riferimento agli estremi della relativa proposta di legge
…..
3) nel caso di modificazione delle circoscrizioni comunali, tutti gli elettori residenti nei Comuni interessati dalla modificazione territoriale. Il Consiglio regionale, nella delibera di cui al comma 1, può, con decisione motivata, escludere dalla consultazione referendaria le popolazioni che non presentano un interesse qualificato alla variazione territoriale: per le caratteristiche dei gruppi residenti sul territorio dei Comuni interessati, della dotazione infrastrutturale e delle funzioni territoriali, nonché per i casi di eccentricità dei luoghi rispetto al capoluogo e, quindi, di caratterizzazione distintiva dei relativi gruppi.”
L’interesse qualificato dei cittadini dell’intero Comune è dato “della dotazione infrastrutturale e dalle funzioni territoriali” (Porto, P.I.P. a Campora San Giovanni e scuole superiori e distretto ASP del basso Tirreno con ambulatori specialistici e servizi amministrativi ad Amantea). L’integrazione del territorio comunale è stato frutto di scelte dei Consigli Comunali e della naturale evoluzione di spopolamenti dei comuni viciniori e di inurbamento sui due centri del Comune di Amantea di popolazione proveniente da Lago, San Pietro in Amantea, Serra d’Aiello, Aiello Calabro e Cleto. Processo che ha riguardato i due centri e che quindi ha apportato popolazione integrando quella esistente e permettendo la crescita del Comune e una sua uniformazione anche dal punto di vista economico.
La distinzione per caratteristiche di attività (agricoltura e pescatori) se è mai esistita nel passato adesso non trova ragione d’essere: i due centri sono omogenei per la loro rete commerciale, i servizi di supporto. Anche una coltura tipica quale la cipolla rossa viene ormai coltivata a Campora, nell’Oliva sia a nord che a sud, alla Marinella, a Colongi-Calcato ad Acquicella. Basti guardare qualsiasi saggio o rapporto della Regione, Camera di Commercio e ISTAT.
L’assurdità di quanto affermato in Commissione del Consiglio Regionale in merito alla distinta omogeneità delle due popolazioni viene smentita dal fatto che i pescatori sono presenti a Campora per il porto in zona Torbido e gli artigiani per il PIP in zona Marciello. L’enorme rete commerciale del Comune e dei servizi relativi è ubicata per almeno un terzo in Campora San Giovanni e al momento non esistono differenze linguistiche o etniche tra i due centri del Comune, anche i migranti sono distribuiti tra i due centri.
Esiste poi il problema legato all’enorme debito che il Comune di Amantea ha maturato(dissesto già dichiarato e riequilibrio dei conti che dovrà essere fatto) per una cifra prossima ai 40 milioni di euro che causerà sicuramente una pendenza giudiziaria tra i due Enti se non risolta alla base con una ripartizione del debito in base alla popolazione e una sua attribuzione pro-capite. I cittadini che risiederanno nel Comune di Amantea saranno chiamati a pagare i mutui anche per i lavori pubblici eseguiti a Campora.
NEGARE IL VOTO REFERENDARIO alla restane pare del territorio nega i loro interessi qualificati a dispetto della norma regionale.
Da ultimo, ma non meno importante, la frammentazione del territorio è un’operazione antistorica e dannosa per tutti. Il Gruppo di Lavoro della Camera dei Deputati (tutti i gruppi politici presenti) costituito nel luglio del 2020 ha prodotto un vademecum che individua nell’unione il futuro dei Comuni indicando tutte le misure privilegiate che vengono messe a loro disposizione. Nella presentazione della proposta di legge e nei lavori della Commissione si afferma che la separazione di Campora San Giovanni è il passo iniziale per una futura aggregazione con Aiello Calabro e Cleto. Se lo spirito è questo allora perché non lavorare per l’Unione degli attuali Comuni magari COINVOLGENDO ANCHE Lago, Belmonte Calabro, San Pietro in Amantea , Longobardi e Fiumefreddo Bruzio?
Vogliono toglierci futuro e punire Amantea il suo territorio
Il Comitato AMANTEA UNITA farà valere le ragioni dell’Unità in qualunque sede anche con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nell’eventualità di esclusione dal voto dei cittadini residenti a nord del fiume Oliva.