Replica alle incresciose affermazioni offensive dei sindaci sulle elezioni amministrative di Calanna e Laganadi Guarna e Creaco: “Ci siamo candidati per una questione affettiva in una terra libera che negli anni ha visto eleggere candidati estranei come la Bindi e Scilipoti. I sindaci, da sempre vicini all’on. Cannizzaro, omettono l’analoga situazione della lista S’Intesi”
La replica di Maria Pia Guarna e Domenico Creaco ai sindaci Romeo e Spadaro inviata a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria Dott. Massimo Mariani.
Eccellenza,
disturbiamo, distogliendola dalle Sue importanti attività istituzionali, per replicare alle incresciose affermazioni offensive dei signori Romeo e Spadaro, rispettivamente sindaci di Calanna e Laganadi, che s’illudono di sapere, ignorando i propri limiti culturali frutto della loro stessa ignoranza, conclamata dall’esternazione degli stessi che ipotizzano “anomalia delle liste elettorali” secondo le quali <
Nella terra che negli anni ha visto eleggere “politici estranei” come Rosy Bindi e Domenico Scilipoti, i sindaci Romeo e Spadaro probabilmente “omettono” di menzionare la lista S’Intesi, anch’essa presentata al Comune di Calanna contro Romeo.
Nel replicare a tali dichiarazione si specifica che Maria Pia Guarna ha scelto di candidarsi a Calanna per una questione affettiva: la madre maestra Lucia Chiappalone ha formato intere generazioni di alunni del luogo, tra i quali proprio il sindaco Romeo e gran parte della sua amministrazione. La scelta di Laganadi da parte del candidato Domenico Creaco, che condivide gli stessi interessi politici, è stata conseguenziale poiché i due paesi sono confinanti e in essi possono essere effettuati progetti di collaborazione e di lavoro sinergico.
Romeo e Spadaro – militanti di Forza Italia e da sempre molto vicini all’on. Francesco Cannizzaro – perseverano nelle loro dichiarazioni denigratorie, sottolineando che < >.
Tali dichiarazioni evidenzierebbero di ignorare i contenuti di un programma innovativo presentato per lo sviluppo di Calanna e Laganadi con l’intento di <
Il programma di Liberi di Ricominciare <
Pertanto i sindaci Romeo e Spadaro ignorano, probabilmente, le similitudini tra Calanna e Laganadi ovvero due meravigliose comunità della Vallata del Gallico unite tra loro, non solo per territorialità ma anche per le fattive e storiche collaborazioni tra i due enti, facilmente dimostrabili con le attività svolte in sinergia dai due sindaci per il rilancio del territorio, come appunto la realizzazione di un “Ponte sul Mediterraneo” (progetto appena approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’assegnazione di un contributo pari a euro 2.500.000 per unire la zona archeologica di Calanna e la località Petile di Laganadi).
Dimenticando tale “gemellaggio” proprio i due sindaci reputano addirittura inspiegabile la correlazione della presenza delle nostre liste civiche in entrambi i comuni. Il paradosso è che il responsabile dell’ufficio elettorale del Comune di Calanna, tale Giuseppe Moschella, è anche responsabile del medesimo settore nel Comune di Laganadi.
In secondo luogo probabilmente i “novelli” sindaci eletti, giunti al loro terzo mandato, ignorano l’articolo 56 del Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 “Requisiti della candidatura”. Nel dettaglio si specifica che, già nel modulo di accettazione, il candidato alla carica di consigliere comunale, ha l’obbligo di dichiarare <
Con sdegno e amarezza abbiamo appreso delle dannose insinuazioni prive di fondamento che esprimono giudizi lesivi dell’immagine e della rettitudine morale e professionale dei nostri candidati <
Ci si domanda, pertanto, su quale base di specializzazione clinico-diagnostica i due sindaci, con la presunzione dell’inclusione, discriminerebbero i nostri candidati insinuando un loro stato di debolezza psicologica e di confusione mentale per poi smentirsi, dichiarando persino l’attendibilità di ipotetici candidati inseriti in lista a loro insaputa.
Forse gli stessi sindaci sono in contraddizione e omettono importanti particolari dato che, come è noto, nessun candidato può sottoscrivere un’accettazione se non tramite rigorose procedure identificative. La quasi totalità dei nostri candidati, infatti, per la sottoscrizione dell’accettazione di candidatura si sono recati direttamente all’ufficio elettorale dei rispettivi comuni di Calanna e Laganadi per sottoscrivere e autenticare la propria firma dinanzi al responsabile del servizio.
È doveroso evidenziare che durante le procedure di sottoscrizione delle accettazioni di candidatura erano addirittura presenti anche i sindaci nei rispettivi comuni. Chi invece non è potuto salire a Calanna e Laganadi ha effettuato medesima procedura alla Città Metropolitana dinanzi a un Consigliere delegato all’autentica delle firme, collega del sindaco Romeo. Durante le procedure il delegato della Città Metropolitana effettuava, contemporaneamente le stesse azioni di identificazione anche per i candidati della lista S’Intesi presentata anch’essa a Calanna contro il sindaco Romeo.
Si ipotizza, alla luce di quanto sopra esposto, che questo “delirio” di dichiarazioni mendaci e contraddittorie sia scaturito probabilmente dalla richiesta di accesso agli atti dei candidati a sindaco di Liberi di Ricominciare, effettuata nei giorni precedenti, prima verbalmente e dopo tramite pec.
In considerazione del nostro operato ispirato alla legalità e al rispetto delle autorità, chiediamo la possibilità di un incontro al fine di metterla a conoscenza della cristallinità delle attività da noi svolte con tutte le buone intenzioni per il bene delle collettività di Calanna e Laganadi.
Distinti saluti
Il Candidato a Sindaco di Laganadi La Candidata a Sindaco di Calanna
Domenico CREACO Maria Pia Antonella GUARNA