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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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(Se…) Questi sono i presidenti delle due Camere del Parlamento italiano Uno con la raccolta dei busti di Mussolini e l'altro che definisce "schifezze" le coppie gay

(Se…) Questi sono i presidenti delle due Camere del Parlamento italiano Uno con la raccolta dei busti di Mussolini e l'altro che definisce "schifezze" le coppie gay

L’elezione dei due presidenti delle Assemblee Camera e Senato, ci portano, guardando all’indietro, “un’onda nera” del passato. Nessuno crede che ci sia un ritorno al fascismo né lo vogliamo minimamente pensare e anzi, gridare al mostro del fascismo utilizzandolo per colpire chi è al governo sarebbe un grave errore in quanto i cittadini non capirebbero, non in questo momento di grave crisi economica, energetica dove il tessuto sociale si sta sgretolando vertiginosamente. Troppi nuovi poveri.
Ma quello che occorre dire, e non bisogna tacere, anche le modalità di elezione specie in quella della seconda carica dello Stato, come Ignazio La Russa, dove non ha avuto i voti (tranne due, Berlusconi e Casellati, ammesso che hanno votato lui), della componente di Forza Italia, ma è riuscito ad essere eletto con la complicità di alcuni sedicenti senatori e che a questo punto hanno reso poco credibile gli apparati istituzionali in una nuova stagione politica.
C’è un’onda nera che si sta pian piano estendendo prima in Europa e poi nelle nostre istituzioni, e ciò è molto irragionevole in quanto tende in un certo qual modo al rischio della demonizzazione delle istituzioni democratiche.
Prendiamo come esempio alcune delle sue frasi e rapportiamole alla preoccupazione di oggi, in merito alla loro elezione. Diceva La Russa nel 2003, “Dovreste ringraziare Fini per aver definito il fascismo il male assoluto, perché adesso siamo liberi di dire a alta voce tutte le altre cose buone che è stato il fascismo”, nel senso che c’è sempre la solita minestra stucchevole del “Il fascismo ha fatto anche cose buone”(?). Ma si sa La Russa è sanguigno specie quando si è rivolto ad uno studente, durante la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, “Lei è un vigliacco, vigliacco. […] Dovete ringraziare la sensibilità delle forze dell’ordine che vi avrebbero spazzato via in due minuti”.
Ma quello che più inorridisce, oltre alla grammatica “inpiegata” di Lorenzo Fontana, eletta terza carica dello Stato sono le sue idee (pericolose), “Da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo”. Leggete attentamente e qualora lo vogliate, inorriditevi tranquillamente. Ed ancora verso l’ex Capo dello Stato Napolitano nel 2014, a proposito della carica che oggi ricopre, “Il capo dello stato è il servo intelligente di questi potentati europei che stanno impoverendo la nostra economia. Napolitano, ricordo, è colui che mette prima Monti e poi Letta al governo per desiderio di Bruxelles. Ma adesso quelli come lui hanno paura, temono la forza della Lega e dei suoi alleati europei. Napolitano è un simpatico 88enne, ma forse è ora che se ne vada in pensione mentre la Lega manderà a casa i suoi amici europei”, e non finisce qui, “Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”, diceva nel 2018. Ma potremmo continuare anche sulle ricette per il prossimo e la sua non differenza con “prossimità”, ma tralasciamo.
E infine la chicca delle chicche in occasione del congresso della Lega nel 2017, “Vogliamo un Europa dove il Matrimonio sia solo tra mamma e papà e altre schifezze non le vogliamo sentir nominare” ed inoltre definì che le unioni gay avrebbero cancellato la società, oltre a dichiarazioni contro l’aborto.
Adesso attendiamo il nuovo governo e aspettiamo cosa ci riserverà il futuro e speriamo che il Signore Iddio ce la mandi buona…in questa seria e complicata dottrina del potere.
(GiLar)