Cittanova, “L’Amministrazione Comunale non ha più la maggioranza del consenso popolare e deve andarsene a casa” L'affondo del movimento "Viva Cittanova" al sindaco Cosentino
Le elezioni tenutesi il 25 Settembre hanno certificato un dato politico molto rilevante: le forze politiche che amministrano Cittanova non godono più del consenso popolare.
Se è pur vero che una parte della maggioranza ha orientato il proprio elettorato a votare partiti di destra, probabilmente per mere convenienze personali, non v’è dubbio che così facendo è stato disatteso il mandato conferito dagli elettori nel 2019 a questa coalizione che oramai ha fatto il suo tempo, non essendo più nelle condizioni politiche di garantire la gestione ordinaria di una cittadina importante come Cittanova.
Il Movimento Viva Cittanova Viva, presente sulla scena pubblica da un paio d’anni, non è un partito, ma un movimento politico-culturale nato proprio per sopperire alla latitanza della politica in città, che ha l’ambizione di essere un luogo aperto e vivo di discussione e di riflessioni da offrire all’opinione pubblica.
Le posizioni che si esprimono, quindi, non hanno mai nulla a che vedere con i personalismi, né con gli interessi dei singoli, ma ogni volta cercano semplicemente di offrire differenti punti di vista e contributi di discussione – mettendoci sempre tanto sentimento, mai risentimento – per la crescita prima di tutto culturale della comunità e la buona salute della democrazia.
Fatta quest’ampia e doverosa premessa, proprio per i motivi suesposti non possiamo esimerci dal formulare il nostro duro giudizio politico nei confronti dell’attività amministrativa del Sindaco Cosentino e della Giunta comunale.
I risultati pessimi sono ben evidenti ed al netto delle auto-assoluzioni e dei silenzi (tanti!), ci indicano che c’è più di qualcosa che non va.
Indubbiamente si è trattato di elezioni politiche che interessano il Governo dell’intero Paese, ma l’esito non può che essere stato sensibilmente influenzato da quello che succede sul territorio e dal lavoro fatto dalle classi dirigenti che lo governano.
Abbiamo atteso un bel pò prima di offrire il nostro contributo, nella vana speranza che le attuali classi dirigenti politiche cittadine, quantomeno davanti a dati così pregnanti di significato, facessero ora un passo indietro. Ma niente!
Ed allora, di fronte al mutismo ed al degrado politico e culturale in cui la città è precipitata, avvertiamo noi il dovere (ed il coraggio) di offrire modestamente un’analisi lucida ed intellettualmente corretta di quello che è stato il responso delle urne.
È chiara la pesante debacle di chi amministra Cittanova, segno di una crescente sfiducia nei confronti dell’Amministrazione comunale e del chiaro giudizio negativo che la gente ha dell’attività amministrativa finora messa in campo.
Ad onor del vero, si avvertiva già da tempo che un ciclo stava per giungere a termine, ma ora ne abbiamo la certificazione: infatti, gli elettori cittanovesi che si sono recati alle urne hanno preferito esprimere il proprio consenso a quei partiti con meno responsabilità di governo ad ogni livello territoriale (come M5S e Fratelli d’Italia), piuttosto che verso quelli a loro più vicini perchè teoricamente più radicati e ben rappresentati nelle nostre Istituzioni.
Il dato però ancor più grave è quello dell’astensionismo: circa un elettore su tre degli aventi diritto, fortemente deluso dalla politica locale e sfiduciato dai suoi modi di fare, ha ritenuto opportuno non recarsi proprio alle urne e così intenzionalmente sottrarsi al gioco democratico (a nostro avviso anche sbagliando) pur di non legittimare in un qualche modo le principali parti in campo.
I risultati elettorali consegnano quindi un messaggio forte a tutta l’Amministrazione comunale, senza distinzione alcuna: se per le loro classi dirigenti vige il motto “tutto va bene, madama la marchesa”, il popolo di Cittanova che si è recato alle urne – e quello che ha scelto di non farlo – ha detto palesemente che qui tutto non va per niente bene e che c’è uno scollamento tra la realtà che le famiglie vivono in città e quella che viene narrata; una distanza tale che ogni giorno tende ad aumentare e che nemmeno la visita gradita di Sua Altezza Serenissima Alberto di Monaco potrà colmare.
In poche parole, la comunità non si riconosce più nella politica per come è stata intesa e rappresentata fino ad oggi e chiede ad una nuova classe dirigente di farsi avanti per tutelare gli interessi collettivi.
Noi come Viva Cittanova Viva vogliamo con responsabilità interpretare questo grido emerso e dare il nostro contributo nel tentare di trasformarlo in una proposta concreta
assieme a coloro i quali intendano essere parte integrante e paritaria di un progetto che raccolga le idee, le esperienze e le competenze di quelle donne e uomini della società civile che amano Cittanova: fra gli elementi fondanti di questo nuovo percorso dovrà avere un posto privilegiato il rispetto del confronto, delle regole, ma soprattutto la trasparenza e la lealtà intese sia come qualità personali che collettive.
Nel frattempo, consapevoli dello stato di degrado ed abbandono in cui versa Cittanova, invitiamo il Sindaco e la Giunta Comunale a fare un passo indietro per il bene del paese!
IL MOVIMENTO
VIVA CITTANOVA VIVA