Ennesima fuga di gas in una scuola a Rende, permane il silenzio assordante del Comune Che la città di Rende fosse in piena crisi esistenziale, non è una novità, dopo i diversi terremoti giudiziari che da mesi continuano a susseguirsi
Di Mariachiara Monaco
Che la città di Rende fosse in piena crisi esistenziale, non è una novità, dopo i diversi terremoti giudiziari che da mesi continuano a susseguirsi.
Turbativa d’asta, falso e corruzione, sono solo due delle molteplici accuse mosse dalla Procura di Cosenza nei confronti di politici, tecnici e dirigenti comunali di Rende.
Nel vortice, sono finiti per intenderci, anche due figure di spicco nella gerarchia amministrativa, come il sindaco Marcello Manna e il vicesindaco Annamaria Artese, la quale aveva preso le redini della macchina, dopo la sospensione temporanea di Manna, coinvolto nell’ inchiesta settembrina “Reset”.
Calamità politico-amministrative, che si ripercuotono sull’intera cittadinanza, che vive quasi in una dimensione onirica, fatta di strade claudicanti, sensi rotatori infiniti, ed edifici scolastici altalenanti.
A proposito degli ultimi, bisogna sottolineare che per la seconda volta in poco più di un mese, la scuola elementare “G.Stancati”, è stata evacuata per una ennesima fuga di gas.
Nonostante le numerose telefonate da parte della Dirigente Scolastica, incombe l’immobilismo della macchina comunale, inceppata dalle inchieste.
Eppure, circa due settimane fa dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e dopo diverse verifiche, è stata segnalata all’unanimità la “necessità di intervenire e rideterminare le condizioni di sicurezza dell’edificio”. Risultato che ha portato paradossalmente all’apertura della scuola per il giorno successivo, il 15 novembre, ma solo per poche ore, visto il mancato ripristino tempestivo della fornitura di gas metano e la chiusura delle cucine utilizzate per la preparazione dei pasti.
Nei giorni scorsi è stata presentata dal gruppo consiliare “Rende per Rende, un’ interrogazione riguardo questa assurta situazione, al Sindaco e ai dirigenti degli Uffici competenti, nella quale sono messe in evidenza, criticità nella gestione dell’emergenza.
Basti pensare che la problematica legata alla rottura e all’interruzione nella fornitura del gas metano all’interno del plesso, è stata immediatamente presentata agli Uffici competenti del Comune di Rende, con richiesta di idonei interventi di ripristino necessari per rimediare al disagio causato, senza però avere nessuna risposta. Tale dinamica, ben nota ai genitori degli alunni (che continuano a versare le quote per il servizio mensa) e ben conosciuta dall’amministrazione, è stata “silenziata” senza neppure avviare i lavori occorrenti all’individuazione della perdita per le riparazioni ed il ripristino della funzionalità della conduttura.
Insomma, quali sono gli Uffici competenti e/o quali Uffici hanno preso effettivamente in carico la problematica?
E poi, quali ragioni hanno impedito la tempestiva effettuazione dei lavori?