Operazione “Mala Pigna”, secondo annullamento per Giovanni Delfino con rinvio alla Cassazione La difesa è composta dagli avv.ti Mariangela Borgese, Guido Contestabile e Giovanni Piccolo
Nell’ambito del procedimento penale cd. MALA PIGNA si registra il secondo giudizio cautelare espresso dalla Corte di Cassazione in relazione all’imputato Delfino Giovanni ’93, secondo cui, le condotte oggetto di contestazione non possono dirsi aggravate dalle modalità o agevolazione mafiosa.
Pertanto, né il rapporto di familiarità dello stesso con altri soggetti pur coinvolti nelle vicende giudiziarie al vaglio dell’AG, men che meno l’aver realizzato autonomamente una società anch’essa diretta al commercio di rifiuti e materiali ferrosi, possono essere considerati elementi dai quali ricavarsi il necessario rapporto di pertinenzialità fra le attività economiche e l’associazione che dalle stesse si ritiene essere stata agevolata.
Argomenti questi che, seppur evidenziati dalle difese composte dagli avv.ti Mariangela Borgese, Guido Contestabile e Giovanni Piccolo, non erano stati colti dall’Organo di riesame ed invece pienamente condivise dal Supremo Consesso che per la seconda volta accogliendo le osservazioni difensive restituisce gli atti al Tribunale del riesame di Reggio cal., il quale sarà chiamato ad individuare l’esistenza di ulteriori elementi dai quali poter sostenere l’esistenza dell’aggravante in questione, ovvero, adeguarsi al giudicato di legittimità ritenendo DEFINITIVAMENTE la stessa inesistente.