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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 30 OTTOBRE 2024

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Naufragio migranti. Occhiuto, “Sciacallaggio strumentalizzare morti per attaccare Governo” Ieri il presidente della Regione Calabria ospite di Bruno Vespa a "Porta a Porta", "Italia può essere orgogliosa della Calabria"

Naufragio migranti. Occhiuto, “Sciacallaggio strumentalizzare morti per attaccare Governo” Ieri il presidente della Regione Calabria ospite di Bruno Vespa a "Porta a Porta", "Italia può essere orgogliosa della Calabria"

“Come molti calabresi, ho sotto agli occhi il dramma di ciò che è accaduto a Cutro. Ho visto bambini deceduti che sono stati riconosciuti dopo qualche giorno, e che nella bara al posto del nome avevano un codice. Non voglio fare polemiche, ma credo sia sciacallaggio strumentalizzare i morti per addossare responsabilità al governo”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, durante la registrazione di “Porta a Porta”, andata in onda ieri sera su Rai 1.
“Di certo, però, qualcosa non ha funzionato nei soccorsi. È il sistema che non funziona. Frontex è più calibrato a operazioni di polizia che a quelle di soccorso. Quando qualche anno fa ci fu una tragedia immane a Lampedusa, si fece Mare Nostrum.
Il limite di Mare Nostrum è stato che era un programma nazionale, ma troppo poco spesso in Europa si parla di accoglienza, e troppo poco spesso si parla di potenziare i sistemi per soccorrere i migranti.
L’Europa si deve occupare dei soccorsi e quindi, successivamente, anche del ricollocamento. Va approfondito il ruolo di Frontex, che ad oggi non svolge un’azione specifica per soccorrere donne e bambini che muoiono in mare”, ha sottolineato Occhiuto.
“La Calabria nel 2022 ha accolto 18mila migranti, lo abbiamo fatto senza far polemiche e senza parlare alla pancia dei calabresi. Lo hanno fatto i sindaci rimboccandosi le maniche, lo abbiamo fatto senza il necessario supporto da parte dei governi nazionali”.
“Questa solidarietà la Calabria la sta dimostrando ampiamente anche in questi giorni, l’Italia può essere orgogliosa della nostra Regione.
Quella tra la Turchia e la Calabria è una rotta che si è consolidata negli ultimi due anni nell’indifferenza generale, nell’indifferenza delle istituzioni europee, e anche in quella delle Ong, che non hanno mai presidiato questo tratto di mare.
L’Ue ha investito molte risorse in Turchia per arginare i flussi nella rotta balcanica, questi flussi si sono semplicemente spostati, e adesso dalla Turchia arrivano in Calabria”, ha sottolineato Occhiuto.