Mediterraneo: domani Occhiuto a Napoli per il Feuromed, “Sud Italia hub dell’Europa” Al Festival Feuromed prenderanno parte rappresentanti autorevoli del governo, delle amministrazioni centrali, delle istituzioni europee, dei Paesi dell’Europa del Sud e del Mediterraneo allargato
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sarà tra gli ospiti del primo Festival Euromediterraneo dell’Economia (Feuromed), che si terrà il 17 e 18 marzo nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, a Napoli.
Il meeting, promosso dal Quotidiano del Sud-l’AltraVoce dell’Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e del Parlamento europeo, porrà al centro del dibattito temi come il capitale umano, la logistica dell’energia, l’industria del mare e le reti di trasporto, nell’ambito di un ampio confronto per sottolineare il ruolo che il Mezzogiorno può assumere nella nuova formazione dello scacchiere internazionale, non solo come grande hub energetico del Mediterraneo, ma anche come punto di riferimento per la nuova manifattura e per il potenziamento dell’industria del mare e per lo sviluppo delle reti digitali e di trasporto.
Al Festival Feuromed prenderanno parte rappresentanti autorevoli del governo, delle amministrazioni centrali, delle istituzioni europee, dei Paesi dell’Europa del Sud e del Mediterraneo allargato.
Il presidente Occhiuto parteciperà al secondo Focus della giornata di domani, 17 marzo, con inizio alle ore 12.30, sul tema “Industria del mare”, al quale prenderanno parte, tra gli altri, Nello Musumeci, ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare; Fulvio Martusciello, membro del Parlamento europeo; Emanuele Grimaldi, presidente International Chamber of Shipping (Ics), e Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri.
“Questo importante meeting – afferma il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – sottolinea il rinnovato interesse che oggi mostrano le istituzioni nazionali e internazionali sulla strategicità delle politiche del mare.
Le regioni del Sud, anche in relazione al mutato assetto geopolitico dopo l’esplosione della guerra in Ucraina, possono essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo, che è diventato l’epicentro del traffico delle merci, il luogo in cui si potrà produrre l’energia per l’intero continente e nel quale probabilmente cresceranno maggiormente le economie.
In Calabria abbiamo, ad esempio, il porto di Gioia Tauro – il primo porto d’Italia e il terzo d’Europa – che negli ultimi anni si è fortemente sviluppato, nonostante l’immobilismo della politica, ma che potrebbe crescere ancor di più, e noi lavoriamo per questo, all’interno di una strategia nazionale per la crescita delle infrastrutture al Sud”.