Valerio Valenti è il nuovo Commissario per l’emergenza migranti, ma apre un caso, quattro Regioni guidate dal centrosinistra non firmano l’intesa Nominato con un'ordinanza del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio
Nominato dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio con un’ordinanza il Commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti, si tratta di Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Ma si apre già un caso perché Valenti gestirà la gestione della prima e seconda accoglienza in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano, tutte tranne quattro e a guida del Partito Democratico, che non hanno firmato l’intesa. Sono Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia. Tutte Regioni con grossi problemi di prima e seconda accoglienza che non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del governo.
L’ordinanza del capo della Protezione Civile prevede che il nuovo Commissario si avvalga di una struttura di supporto da costituire, composta da un massimo di 15 unità di personale già in servizio presso il ministero dell’Interno.
Il compito di Valenti sarà quello di coordinare le attività volte all’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati, e a coordinare l’attività per l’accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l’alloggio, il vestiario, l’assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale. Ma Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, da parte di vettori appositamente individuati, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e strutture. Il commissario per realizzare questi obiettivi può agire anche in deroga ad una serie di norme, viene previsto nel documento.