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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 GENNAIO 2025

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Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale dell’UdC Calabria: “Se Talerico è sicuro, pubblichi la smentita del Vicepresidente del suo Partito” Fiorita? La sua gestione è un disastro". All'interno della news l'intervista integrale a Speziali

Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale dell’UdC Calabria: “Se Talerico è sicuro, pubblichi la smentita del Vicepresidente del suo Partito” Fiorita? La sua gestione è un disastro". All'interno della news l'intervista integrale a Speziali

DI LUIGI LONGO

INTERVISTA A VINCENZO SPEZIALI

D: Dunque, da quanto si sta verificando,sembra che lei sia veramente un indovino. Aveva previsto con precisione millimetrica, la fine del Terzo Polo; gli affanni della Giunta Fiorita a Catanzaro (con scarsa affezione da parte dei cittadini del Capoluogo di Regione verso il Sindaco, come da sondaggio); ed infine, l’avvio della ‘Federazione’ centrista, però quella che lei sta sovraintendendo su delega del Presidente dell’Internazionale Democristiana. È soddisfatto?
R: Soddisfatto si, certamente, ma non meravigliato. È nei fatti, ovvero risulta normale per chi come me è o rappresenta la politica. Non sono, certamente, un neofita che -solamente dal punto di vista delle fattezze fisiche (persino al netto del proprio girovita)- ricorda Aldo Fabrizi, benché colui al quale mi riferisco io, fa ridere solamente me, in quanto non riesce mai a star dietro alle mie attiduni politiche, assimilate in anni e anni, grazie ad impegno costante. Lo sapete, sono un Democristiano genetico, che fa politica da prima di nascere.

D:Si, questo è chiaro, così come è chiaro il suo riferimento, senza mai citate il diretto interessato.
R: Certo, cosa vuole che le dica altrimenti? D’altronde se uno arriva in un Partito in ‘disarmo’, più che altro perché non sa dove approdare -non è che abbia avuto molte porte aperte- e lo stesso Vicepresidente Nazionale di quel Partito lo stigmatizza e lancia dichiarazioni dure come pietre (benché non è il dichiarante a fare il titolo degli articoli in cui si riportano le sue parole), dicevo al netto di tutto ciò, dovremmo fare una riflessione. Così come è da riflettere che lo ‘stigmatizzato’ sventolazza una mail, la quale ha un valore relativo, in quanto è proprio lo stigmatizzato a saperlo per primo, poiché la mail medesima potrebbe non corrispondere alla realtà. Gli do un consiglio: sei certo dei fatti tuoi? Pubblicala sui giornali (dato che il tal costui la diffonde,di mano in mano, giammai sui mass-media, quasi fosse il testo di una preghiera laica), altrimenti rischi di essre un effimero mistificatore. Eppure, desidero ricordare -anche in virtù di dichiarazioni e in Consiglio Comunale o da evidenze in mio possesso sul cellulare- che proprio lui asseriva di aver avuto un incarico nazionale da parte di Lupi, ‘a sua insaputa’. Insomma si può ben dire che è giusto ammettere come la siffatta comunicazione non ha il valore che il ‘noto divulgante’ dà ad intendere? In tutti i casi, gli do un ennesimo consiglio, ovvero fai un’operazione di chiarezza, pubblica la tal ‘smentita’ (assumendoti la responsabilità e le ovvie conseguenze di una controreplica), altrimenti rischi di passare un soggetto politico poco credibile.

D: Mi scusi, tanto per essere chiari, si riferisce alla dichiarazione dell’Avvocato Sanori’, notoriamente amico della sua famiglia da molti anni, sul Consigliere Regionale Talerico, giusto?
R: Semmai, quest’ultimo è un Consigliere Regionale sub judice, come, giustamente, lo hanno definito sia Samori `, nel suo comunicato, sia prima di lui, da Luca Palamara. A me non sta sindacare o commentare altro, poiché faccio politica e incarno essa stessa, qundi vado avanti per la mia strada e poco mi importa di qualsiasi evento che è estraneo a tale materia. È ovvio, comunque, quanto sia disdicevole da un punto di vista comportamentale, quel che si vede in giro: come si fa a stare con una sinistra movimentista, massimalista, magmatica (che si ispirerebbe, ideologicamente, non al PD e prima al PCI, bensì a Castro, piuttosto che a Senzani), mentre alla Regione con il Centrodestra? Se non è trasformismo, ovviamente è una deriva alterata del trasversalismo fine a se stesso, perciò ‘uti singulis’ autoreferenziale.

D: Lei non nasconde la sua opposizione al Sindaco Fiorita, eppure si sa che è suo amico di gioventù e persino di famiglia. Cosa è successo tra di voi?
R: Mi permetto di correggerla ancora una volta. Per me Fiorita è il futuro ex Sindaco! In più non ho l’abitudine a trasporre le questioni personali in politica, ma ammetto che l’ho fatto una volta sola, quando in base ad un senso di amicizia, ho accordato sostegno a Nicola (anche per intercessione di Jasmine Cristallo), quindi compiendo un errore: la politica è sentiuento, ma non si fa con i sentimenti. Ho sbagliato, ma ho il coraggio di chiedere scusa. Poi mi consolo, pensando che persino Forlani (di cui, notoriamente, sono il pupillo), oppure Andreotti, Cossiga, Craxi, Taviani, Fanfani, De Mita e molti altri, con i quali sono cressciuto hanno commesso errori simili. Insomma, sto in buona compagmia.

D: In che modo ha aiutato Fiorita?
R: Le premetto, che al pari si sempre, ho evidenze e prove, perciò nessuno, lui in primis, potrà smentirmi. L’ho fatto, politicamente ma lecitamente, in modo sotterraneo e difatti ho indotto Talerico a candidarsi, facendo per quest’ultimo una battaglia e sopportando con molti amici le sue ‘carenze’ caratteriali, al limite dell’insolenza -ms con me non si è mai permesso di palesarle, poiché sapeva con chi ha a che fare- e se per questo ho benevolmente compreso anche la sua persistente ‘insipienza’ politica: lui pensa di essere Guido Gonella (così l’ho sempre definito, ovviamente a mo’ di sfotto` e persino in sua presenza!), mentre per il sottoscritto ha la stessa preparazione e competenza di Alessandro Di Battista, quindi ho detto tutto.

D: Su Fiorita, però non mi ha risposto.
R:Lo faccio immediatamente. Difatti, a Fiorita ho accordato pubblico sostegno, mettendo a sua disposizione elettorale la Coldiretti -io che ne sono espressione pubblica ed associativa, financo a livello nazionale- come da annuncio che ho rilasciato alla stampa, proprio io, dopo esserci incontrarti in fase di ballottaggio: ve ne è traccia persino su internet. In più, si sappia che a Catanzaro città, abbiamo più di ottocento iscritti e tutti quanto hanno risposto alla ‘nostra chiamata’. Mai ho chiesto, né voluto qualcosa per me, poiché non è ho bisogno e persino tale mia condizione di disinteresse, in virtù di un’invidiabile e consistente autosufficienza economica, il Talerico ha tentato di farmela pesare, facendomi un appunto simile alla sua consistenza moralistica, cioè che io non fossi un personaggio da films dei miei amici Vanzina. Siamo in presenza delle ‘nozze coi fichi secchi’, ben descritte da Edoardo Scarfoglio nel Settembre del 1896, allorquando commentò lo sposalizio dei bisnonni di un altro mio caro amico e mi riferisco ad Emanuele Filiberto di Savoia, il quale non è certamente Sero` (Consigliere Comunale a Catanzaro), che invece è tanto prossimo sempre a Talerico. Coda dire? Le rispondo allo stesso modo del titolo di un’opera di un mio parente acquisito, ovvero Leonardo Sciascia: “A ciascuno il suo”.

D: Però lei non nasconde che sta avendo contatti con i vertici del PD, alfine di condividere una strategia per meglio arginare tale problema, che in effetti c’e` a Catanzaro.
R: Ogni cosa, da parte mia, la si fa alla luce del sole. Si figuri se da un punto di vista di rispetto istituzionale, posso accettare che a dare annuncio di un rimpasto in Giunta, non sia il Sindaco (e se rimpasto c’è, è evidente che il sondaggio da me commissionato non era killeraggio politico, per come dichiarato da due noti futuri ex Consiglieri Comunali di Catanzaro -a cui ho replicato e per le rime!- ovvero tali Sergi e Capellupo, notori per essere preparati in politica, come uno chef in sala chirurgica). Qualcuno dalle parti ‘fioritesche’ , ma pure tra i dei dem catanzaresi, mi fa pensare l’amicizia che ho con Jasmine Cristallo -e i miei sentimenti positivi, verso di lei, li riconfermo- epperò nei suoi confronti, quando tutti costoro la ‘infilzano’, replico a muso duro e con dati di fatto incontrovertibili. Per esempio, verso Giusi Iemma, io non assolutamente nulla, semmai rilevo criticità politiche, ma fare passare costei come una che vince le elezioni e sminuire Jasmine, lo trovo insopportabile, ingiusto e persino mendacemente apocrifo: è vero che la Iemma si è candidara alla Regione e al Comune, ma ha avuto sempre sostegno di ‘struttura’, cosa che non ha goduto la Cristallo, la quale fa politica ed strutturata ideologicamente. Difatti Giusi Iemma, nel collegio camerale uninominale di Catanzaro, nel momento in cui bisognava fare valere il proprio personale consenso diffuso -dando perciò contezza di quanto esprime personalmente e non a seguito di un ‘pitagorismo’ assomato ed indotto dai suoi supporters partitici- ha fatto, da Vicesindaco e Presidente Regionale del PD, una magra figurina.

D: È un suo punto di vista, anche se in effetti, per la candidatura alla Camera, come lei ha detto, non ha ‘brillato’. Come se lo spiega?
R:Forse, pure lei, paga le colpe di un ‘fioritame’ fallimentare, da mettere in capo in primis allo stesso Fiorita e poi a questo Partito Democratico tutto catanzarese, nel quale si vede e si riscontra un’ostilità senza fine, nei confronti di Jasmine Cristallo, che rimane un punto di riferimento vero, a livello locale e nazionale, così come lo è il mio amico Sebi Romeo, quasi ‘compaesanio’ e sempre strutturato, credibilmente, dal punto di vista politico. In più, consentire un attacco a mezzo stampa da parte di Talerico, ad una componente della Direzione Nazionale del PD (parlo della Cristlo), da parte dei piddini catanzaresi e mi riferisco per prima a Giusi Iemma (poco importa se con la i o con la y), la dice lunga e tanto ancora di più. La Iemma, non solo è la Vicesindaco di Fiorita, ma è financo la Presidente Regionale del PD, in più è donna come Jasmine, quindi per tutti e tre gli elementi, dovrebbe mettere se stessa a difesa della stessa Cristallo, la quale è stata attaccata da uno come Talerico, a cui se non rispondono, significa che tutti loro, cioè i democrat catanzaresi, si sono piegati alle di lui volontà. Lo facciamo pure, poiché non discuto dei Partiti altrui, ma so che nel loro, questa cosa non passerà sottotraccia, ed io dico sempre la verità. O perché la conosco, oppure perché la determino.

D: Ci vuole dire qualcosa di più specifico?
R: Mi pare di avvertire una certa ‘insoffrenza’ per questo stato di cose, persino da parte del Consigliere Regionale Ernesto Alecci, che è una brava persona. Ed in più, per come riferitomi -non dirò da chi, poiché lo diranno loro!- a fronte di una conferenza sull’Auronomia Differenziata -sulla quale potrei essere d’accordo ma a certe condizioni che come UdC e come ‘Costituente Popolare e Riformista’ porremo presto- voglio proprio vedere se Fiorita potrà trovare la quadra con il ‘suo’ Talerico. Lo dico perché Fiorita è contrario, mentre Talerico, dice di essere sulle nostre posizioni, sennò Occhiuto e il centrodesta, lo rispediscono a San Giovanni in Fiore, passando per la sua natia (ma solo natia) Firenze e non so se con garbo o con altri metodi allegorici o metaforici. In più Fiorita mi risulta che partecipi e che abbia dato mano organizzativa a tale manifestazione che si terrà il 26 a Catanzaro, dialogando con l’On.Giuseppe Provenzano (già Vicesegretario Nazionale del PD), ma non con il Segretario Regionale Sen. Nicola Irto, il quale per altro è il coordinatore nazionale dei Segretari Regionali democrat. Se questa non è una mancanza di garbo, non saprei come definirla, epperò Fiorita, anche in ciò mi sembra un ‘mutante talericiano’

D: Questa è la sua analisi…
R:…supportata da ineccepibili dato di fatto, per di più inconfutabili!

D: L’altro giorno Lei ha dato ad intendere che vi sia un altro sondaggio in corso, ci vuole dire qualcosa in merito?
R: Per me i sondaggi, sono una traccia di lavoro, ma ne ho avuto notizia, in quanto alcune persone sono state contattare per un rilievo doscopico, in merito ad alcuni politici calabresi e so che c’è anche il mio nome. Personalmente non ho timori, mentre altri dovrebbero, eccome. Poi le confesso pure che alla fin fine, che concordo con una battuta che fece Mino Martinazzoli, proprio a Silvio Berlusconi, quando si incontrarono ad Arcore, a fine Dicembre del 1993, ovvero “Cavaliere…la politica non si fa con il pallottoliere”!