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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 05 DICEMBRE 2024

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“Manifesto per la Pace” sottoscritto da oltre 100 cittadini Un gruppo di scrittori di Reggio Calabria realizza un manifesto per la Pace, coinvolge tantissimi cittadini di varie parti della penisola le cui voci si uniscono al coro di protesta che si sta alzando dalla società civile contro il conflitto europeo

“Manifesto per la Pace” sottoscritto da oltre 100 cittadini Un gruppo di scrittori di Reggio Calabria realizza un manifesto per la Pace, coinvolge tantissimi cittadini di varie parti della penisola le cui voci si uniscono al coro di protesta che si sta alzando dalla società civile contro il conflitto europeo

Un gruppo di scrittori di Reggio Calabria realizza un manifesto per la Pace, coinvolge tantissimi cittadini di varie parti della penisola le cui voci si uniscono al coro di protesta che si sta alzando dalla società civile contro il conflitto europeo e contro tutti i teatri di guerra che insanguinano il mondo. Un particolare, accorato appello al mondo della Cultura le cui istanze sono ancora troppo flebili, pavide, affinché chi sa e può metta in campo ogni sua energia per scongiurare la deriva dell’umanità. Un appello che abbracci ogni espressione del mondo civile per una presa di coscienza generale.
” E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero”.
Riprendiamoci la Storia, gridiamo Pace ai nostri governanti e se non ascoltano, urliamola più forte. Diventiamo Cerchi concentrici di umanità fino a giungere ai luoghi di guerra. Un urlo che distrugga il muro di gomma dei Poteri delle armi.

MANIFESTO PER LA PACE

La società civile, il mondo della cultura, l’informazione, gli studenti e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, le Università, i cittadini, i lavoratori, insomma tutto il popolo italiano, che si riconosce nei sacrosanti principi della Carta Costituzionale, non può rimanere alla finestra e guardare da spettatore passivo ai teatri di guerra presenti nel mondo e al drammatico conflitto tra Russia e Ucraina.
È arrivata l’ora di dire basta!
Una guerra, oltretutto, a due passi da casa nostra, impensabile, proprio in Europa, dopo le tragedie causate dalla I^ e dalla II^ guerra mondiale.
Il conflitto solo superficialmente definito “europeo” , senza apparente via d’uscita, che tocca le nostre coscienze, non può essere più tollerabile.
È poco utile, oggi, soffermarci sulle analisi che hanno dato vita a questa assurda ignominia. La storia avrà modo e tempi per risalire alle cause che l’hanno determinata, oggi si deve arrivare a un immediato cessate il fuoco e dare inizio a un negoziato di pace senza alcun distinguo.
I popoli non vogliono guerre.
I conflitti sono generati esclusivamente da élite di potere che mandano al massacro, senza scrupolo alcuno, milioni di esseri umani, ignorando colpevolmente le regole del vivere civile.
Sulla base del diritto internazionale gli Stati devono risolvere le dispute attraverso mezzi pacifici e in forme tali da non mettere in pericolo la pace, la sicurezza e la giustizia nel mondo.
L’assordante silenzio, anche, da parte dei cosiddetti intellettuali è inspiegabile, ma adesso più che recriminare, bisogna agire con forza e determinazione. Non si può rimanere in silenzio e affidarsi a semplici iniziative personali o a sterili, strumentali, inconcludenti e rissosi dibattiti televisivi.
I dati sono drammatici: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono, al momento, centinaia di migliaia i morti tra civili e militari; circa 7 milioni gli sfollati interni e altri 13 milioni le persone colpite direttamente dal conflitto.
L’Unicef afferma che la guerra pone a rischio la vita di 7,5 milioni di bambini, oltre 1,5 milioni quelli già costretti alla fuga. I bambini, oltretutto, sono particolarmente vulnerabili nei conflitti e rischiano più degli altri di non avere vie di fuga protette dai luoghi teatri di morte. La guerra, questi elementi, ove ce ne fosse bisogno, lo dimostrano è
l’atto più crudele di disumanizzazione!
Il popolo italiano, pertanto, con tutte le sue componenti è chiamato a pronunciarsi non sul subdolo dilemma:
armi sì o armi no,
bensì si deve pronunciare sulla questione principale:
guerra sì o guerra no.
Tutti uniti, dobbiamo riuscire a creare i presupposti per attuare un pacifico momento di pressione sui poteri decisionali, affinché sia proprio l’Italia a proporsi come mediatrice per un immediato cessate il fuoco e l’inizio di trattative di pace.
Il nostro Paese è l’esempio di come possano convivere pacificamente in Alto Adige, nel nome della Costituzione, nonostante le enormi difficoltà, due comunità di appartenenza etnica diversa.
La via da intraprendere è, quindi, la coesistenza autonoma e pacifica dei popoli sotto attacco, slegata dagli interessi di parte frutto solo di convenienze legate al potere politico, economico, finanziario.
Una elitaria irresponsabile minoranza criminale con interessi scellerati non può decidere i destini del mondo.
La convivenza civile e democratica tra le popolazioni, oggi luoghi di guerra, è l’obiettivo da raggiungere con l’apertura di negoziati che si dovranno aprire dopo un immediato “cessate il fuoco”.
Sottoponiamo alla sottoscrizione di tutti gli italiani questo
“ Manifesto per la pace”
affinché democraticamente e libero da ogni condizionamento di parte, arrivi al cuore e alla mente del Governo italiano per attivare le azioni diplomatiche per un immediato “CESSATE IL FUOCO” propedeutico a un auspicato possibile percorso di pace.

Giovanni Suraci
Caterina Marina Neri
Carmelo Giuseppe Nucera
Giuseppe Bova
Filippo Cogliandro
Terri Boemi
Caterina Manti
Carmen Schembri Volpe
Giuseppe Intravaia
Tallarico Tiziano
Angela Pellicanò
Pino Caridi
Anna Dieni
Giuseppina De Felice
Domenica Crucitti
Francesco Tassone
Daniela Scuncia
Raffaela Condello
Mario Taverriti
Anna Monica Neri
Salvatore Marrari
Domenico Gattuso
Giuseppe Cambareri
Pasquale Cambareri
Vazzana Giuseppe
Salvatore Bonetti
Mariella Dieni
Tiziana Laganà
Natino Chirico
Francesco Briganti
Giuseppe Dal Moro
Vincenzo Crucitti
Antonio Pizzi
Oreste Mangiola
Antonio Suraci
Antonio Stillitano
Stefano Caridi
Sergio Ripepi
Giovanni Palamara
Caterina Amadeo
Vittoria Onesto
Maria Teresa Bergamo
Giovanni Nucera
Gabriele Nucera
Antonio Giuseppe Nucera
Diego Davide Ziino
Giovanna Guarna
Sandro Scalercio
Rita Giordano
Maurizia Monteleone
Angelo Briganti
Giuseppa Calabrò
Antonino Pavone
Pasquale Buda
Anita Tortorella
Maria Ester Mastrogiovanni
Gianfranco Campanaro
Francesco Lombardo
Rosita Terranova
Pasqualina Scuncia
Betty Spanò
Emy Ferrante
Luigi Cappuccio
Maria Festa
Santina Ielo
Stefania Cannizzaro
Menella Potenza
Nadia Crucitti
Ketty Adornato
Daniela Grandinetti
Renata Melissari
Emy Princi
Antonella Lupis
Gianni Perilli
Paola Russo
Grazia Gioffrè
Pierluigi Del Pinto
Antonio Salzano
Antonella Preite
Maria Pinneri
Angela Fascì
Alfonso Cappuccio
Francesca Illica Magrini
Maria Conzadori
Francesco Illica Magrini
Emanuele Carnevale
Clara Grieco
Patrizia Cisterna
Mario Iaria
Laura Scalabrini
Paolo Scarcella
Silvia Agosti
Claudia Filieri
Giovanni Vadalà
Anna Elisa Meliadò
Giulio Sergi
Francesco Aparo
Salvatore Pennacchio
Maria Pia Perrone
Giuseppina Manno
Sebastiano Giordano
Liliana Natarella
Angela Scaglione
Loredana Gaudio
Fabio Orsini
Irene Greco
Ercole Fontana
Concetta Messina
Antonino Andaloro