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TAURIANOVA (RC), VENERDì 08 NOVEMBRE 2024

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Agricoltura, Rapani: “Gli istituti agrari calabresi potranno partecipare ai bandi Psr” Imprese nei centri storici, "Presentato un ddl per arginare la desertificazione commerciale anche in Calabria"

Agricoltura, Rapani: “Gli istituti agrari calabresi potranno partecipare ai bandi Psr” Imprese nei centri storici, "Presentato un ddl per arginare la desertificazione commerciale anche in Calabria"

«Con la norma approvata oggi in consiglio regionale, che si allinea alle direttive del governo, gli istituti agrari calabresi potranno approfittare delle grandi opportunità dettate dal Piano di sviluppo rurale. Il testo approvato consente a queste scuole, che hanno al proprio interno delle vere e proprie aziende agricole con una propria capacità produttiva, di partecipare ai bandi regionali per lo sviluppo rurale. In tal modo si assicura l’equiparazione di queste aziende allo “status” di imprenditori professionisti e, quindi, sarà così possibile consentire di concorrere ai bandi regionali per l’ammodernamento delle strutture e dei mezzi dell’impresa agricola e beneficiare dei contributi pubblici per il rinnovo del parco macchinari o di quelle strumentazioni indispensabili, sia per migliorare la produttività dei propri laboratori, sia per aiutare l’attività didattica degli Istituti agrari e premiare l’imprenditorialità e la propensione allo sviluppo degli istituti di formazione superiore. Esprimo quindi apprezzamento per l’iniziativa legislativa supportata dall’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha recepito le istanze dei dirigenti scolastici. La misura ratificata a Palazzo Campanella contribuirà a far crescere ulteriormente una delle eccellenze del territorio, l’Istituto agrario di Corigliano Rossano diretto da Saverio Madera. Questo può essere considerato anche come primo passo verso la trasformazione degli istituti agrari nei Licei del Made in Italy, proposti dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. Un inno alle produzioni bio, chilometro zero e, nel nostro caso alle produzioni agricole di eccellenza Made in Calabria». È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.

Imprese nei centri storici, Rapani: «Presentato un ddl per arginare la desertificazione commerciale anche in Calabria»
«Per limitare la desertificazione commerciale, aumentare la sostenibilità degli esercizi, tutelare i nostri centri storici, servono processi innescati dalla rigenerazione urbana. La riduzione di attività commerciali e la crescita dell’offerta turistica risultano più accentuate nei centri storici rispetto al resto del comune. La desertificazione commerciale comporta anche inevitabilmente la riduzione dei livelli di servizi offerti e un impoverimento sociale dei nostri borghi antichi. Per limitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, insieme ad altri colleghi senatori abbiamo presentato un disegno di legge che argini questi fenomeni. Il testo consente alcune deroghe sulle altezze minime, l’ampiezza delle finestre e le misure abbattimento delle barriere architettoniche, ma solo a determinate condizioni: che si tratti di attività artigianali e attività commerciali classificate come esercizio di vicinato, quindi al di sotto di una certa metratura; che non sia possibile effettuare modifiche strutturali all’immobile e non sia possibile adottare le prescrizioni tecniche per ottemperare agli obblighi previsti. È, inoltre, previsto che i Comuni possano approvare, attraverso appositi regolamenti, misure quali esenzione fiscale per le attività artigianali e commerciali classificate come esercizio di vicinato già presenti o di nuovo insediamento. Misure, quindi, utili a mantenere vitali i nostri centri storici. Ho deciso di sottoscrivere questo disegno di legge per venire in soccorso delle tante aree interne calabresi e di tutti quei borghi antichi che necessitano di supporto in un periodo storico in cui sono sempre più soggetti allo spopolamento». È quanto dichiara il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani