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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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….e Sculco soffre…sempre più isolato!

….e Sculco soffre…sempre più isolato!

…e Sculco soffre…sempre più isolato!

A Crotone, ormai, si assiste a quello che molti definiscono, tra le risate e le malignità, “un declino certificato”: quello del fu (politicamente) ‘il reuccio’ Enzo Sculco.
E già, perché Enzo Sculco, ‘ex Sindacalista, ex patron della locale (intesa quale territoriale) area democristiana, l’ex Vicepresidente della Provincia Pitagorica (da cui ne deriva, a seguito di questa esperienza, una condanna definitiva a quattro anni, per concussione con relativa interdizione ai pubblici uffici), ex Consigliere Regionale, padre dell’ex Consigliere Comunale e Regionale Flora a quanto pare ex ‘Responsabile Organizzativo’ dell’UdC, se la sta passando male, malissimo, da un punto di vista di agibilità partitico schieramentale.
Infatti, da una parte c’è l’attivismo del vero leader Calabrese della vecchia ‘Balena Bianca’, cioè Vincenzo Speziali, che lo ha messo alle strette, facendo le pulci a quella che giudica una presenza solamente nominalistica dello stesso Sculco, nell’ambito dello Scudocrociato, il quale Sculco rivendica ancora essere sua, senza convincere nessuno e senza produrre risultati concreti, che al momento solamente Speziali sta consegnando, come ad esempio la prossina costituzione del Gruppo Consiliare a Crotone.
Dall’altra, vi è il ritorno sulla scena di Peppino Vallone, ex Sindaco crotonese, che ha convocato di recente tutti i suoi fedelissimi, ciascuno proveniente dalle latitudini di Sculco e alcuni (in realtà pochissimi), i quali ancora erano vicini a quest’ultimo.
Poi, c’è l’attuale Sindaco Vincenzo Voce, che di Sculco non intende parlare affatto e ancora meno lo desidera sentire citare.
Impatta poi, sul proscenio territoriale la schiera dei vari ex Parlamentari di questa provincia, cioè la Intrieri, Filippelli, la Bianchi e Torromino, che su lui hanno remore, perplessità e pure antichi ‘rancori’, sempre politici.
Enzo Sculco da parte sua, si sa che senza gestionalita` di carica elettiva, non riesce a mantenere quelle residue ‘postazioni’ (o almeno così si dice!) e si lancia, di tanto in tanto, con articoli in cui adombra dichiarazioni (ma indirette e senza riscontro) da parte di Cesa, il quale a sua volta, persino le pietre sanno che ha storici e personalissimi legami affettivi e di amicizia consolidata sia con Speziali (e a questo punto, nuovamente a lui si ritorna), ma anche con i Trematerra.
Questi ultimi, tra l’altro e per inciso, hanno il cosiddetto ‘dente avvelenato’ con Sculco, essendo stato proprio ‘il crotonese’ uno di quelli che li ha messi in difficoltà durante la composizione delle liste regionali -mettendosi d’accordo inizialmente con l’ex Vice Commissario Regionale Flavio Cedolia, salvo poi, vedersi tradito, a sua volta da lui, poiché costui, all’ultimo minuti e senza consultare lo stesso Sculco, inserii` nelle liste dell’UdC, Baldo Esposito, decretando la dove della Consiliatura della giovane Flora e la conseguenziale caduta del seggio alla Regione- ragione per cui i Trematerra, sono tra gli alfieri del fuoco di sbarramento nei confronti di quello ormai da ritti definito ‘lo Sculco cadente’.
Neppure dalle parti della CISL di cui Sculco è stato Segretario Regionale, si assiste verso di lui, un gran afflato (sarà perché gli attuali vertici nazionali, di cui è un ‘primo attore’, il calabrese Sbarra?), poiché ormai il vecchio leone, è considerato alla stregua del passato remoto.
E intanto a Crotone, si assiste ad uno Sculco che soffre…sempre più isolato!