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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Us Open 2023: Alcaraz uomo da battere Scontro generazionale

Us Open 2023: Alcaraz uomo da battere Scontro generazionale

Sembra quasi un’eresia, o un paradosso, dato che si parla di un ragazzino che ha da poco compiuto 20 anni. Eppure è proprio così: Carlos Alcaraz sta già diventando il nuovo punto di riferimento nel mondo del tennis. Trionfatore lo scorso anno a New York, vincitore di una finale epica a Wimbledon, numero uno del ranking: il fenomeno spagnolo sta battendo tanti record di precocità e da qui in avanti sarà quasi sempre il favorito alla vigilia di tutti i principali tornei.

Scontro generazionale

Il 28 agosto inizierà lo Us Open, quarto e ultimo Slam di questa stagione, appuntamento ovviamente imperdibile per tutti gli appassionati di tennis, nonché evento seguito in dettaglio anche nel campo delle scommesse sportive. A oggi, volendo stilare una sorta di griglia di partenza, è impossibile non citare due nomi destinati a occupare nettamente la prima fila. Alcaraz e Djokovic, protagonisti di una semifinale parigina interrotta anzitempo, poi di un epilogo erbivoro che non sarà dimenticato a lungo nel tempo. Sedici anni di differenza, ere a confronto, un fuoriclasse che ha vinto e rivinto tutto quello che c’era da vincere ma ancora non è sazio, opposto a un portento che ha polverizzato ogni tappa in barba alla giovanissima età.

Come si è visto a Wimbledon e in parte anche al Roland Garros, le sfide tra questi due possono diventare maratone di alta intensità, scambi lunghi, variazioni, mosse quasi scacchiste, uno cercando di arginare l’altro, tra classe infinita e fuoco dirompente. È chiaro che di incontri tra loro non potremo vederne moltissimi, perché il serbo dovrà, presumibilmente tra non molto, mollare la presa e arrendersi alla carta d’identità. Intanto però sembra ancora esserci spazio per qualche altro duello mozzafiato; New York in tal senso potrebbe rappresentare un ulteriore passaggio importante.

Le speranze degli altri

Poche, verrebbe da dire. Ma con qualche precisazione. In tempi recenti è accaduto di vedere a Flushing Meadows un vincitore a sorpresa, o comunque fuori dai nomi che nel mentre si spartivano praticamente tutto, lasciando le briciole alla concorrenza. Del Potro nel 2009, Cilic nel 2014, Wawrinka nel 2016, Thiem nel 2020, in parte anche Medvedev nel 2021, senza dimenticare alcuni finalisti non accreditati fino a tale traguardo nei prospetti delle scommesse tennis, ad esempio Anderson nel 2017 o Ruud lo scorso anno.

Ciò si spiega principalmente con la collocazione in calendario dello Slam americano, ultimo in ordine temporale, dunque non privo di situazioni in cui i grandi favoriti arrivano magari stanchi e consumati dopo una stagione lunga e faticosa. Un logorio naturale, da cui talvolta si aprono spazi di conquista non previsti.

Certo, al momento, Alcaraz e Djokovic appaiono nettamente sopra a tutti, con l’unica eccezione proprio del citato Medvedev, già vincitore di 5 tornei nel 2023 e figura perfetta per completare una triade di probabilissimi favoriti. Dietro, invece, tanti punti di domanda, da uno Tsitsipas perenne incompiuto alla coppia Rune / Sinner, entrambi ormai stabilmente in top 10 ma forse ancora con qualcosa da imparare e migliorare prima di potersi imporre in un Major.