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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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Speziali, “La politica, l’insegnamento di Aldo Moro e…Nicola Fiorita” Disse Aldo Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), durante il Consiglio Nazionale della DC, il 22 Novembre del 1968: "Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai..."

Speziali, “La politica, l’insegnamento di Aldo Moro e…Nicola Fiorita” Disse Aldo Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), durante il Consiglio Nazionale della DC, il 22 Novembre del 1968: "Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai..."

Disse Aldo Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), durante il Consiglio Nazionale della DC, il 22 Novembre del 1968: “Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai…”
Ecco, al solito, aveva ragione, pure considerando venti matti e potenti che spirano inesorabili, sui tre colli, in vista di un Autunno variabile…a seconda dei casi!
Tornando a Moro, si, è vero, aveva ragione, ragione autentica, rappresenta da una miscela di sapienza, visione, politica, moralità, cultura, insomma tutte cose basilari, lapalissiane, cioè precondizioni che qualsiasi persona perbene deve avere, all’atto di accingersi o cimentarsi in una qualunque impresa di carattere pubblico: figuriamoci poi se impattiamo nella politica, in luogo al politicume a cui assistiamo, per disgrazia ‘fioritesca’, ovvero del (futuro ex) Sindaco e di tutto il suo ‘cucuzzaro’ della ‘anomala maggioranza’.
Parliamoci chiaro, Antonello Talerico, alla fine della fiera -sempre che i suoi ‘balocchi’ (cioè ruoli ed incarichi) durino- fa il suo, pur se non è politica, bensì smistamento di posizioni, consiglieri, e postazioni -intendiamoci cose leggittime- ma è quasi che ci trovassimo in un albergo ad ore, con le porte girevoli.
Per carità, ne abbiamo viste di peggio, a partire proprio dal Parlamento italiano, in questi anni tristi e decadenti del dopo 1992 e infatti nella ingiustamente vituperata prima repubblica, nessuno, nemmeno lontanamente, pensava non di cambiare partito, bensì la corrente interna nella quale militava, tanto per dimostrare la superiorità manifesta di una vera classe dirigente e non delle imposture politicanti con cui ci ritroviamo a dover ‘confliggere’ e avversarle, a fronte di necessità per ‘salute pubblica’.
Nulla, anzi tabula rasa, si scorge nei ‘non detti’ di Fiorita e di questa ‘cortigianeria’ che lo attanaglia o lo asserraglia, in un luogo ‘laicamente’ sacro, che è il Comune, nelle sue funzioni di (non definitivo e nemmeno futuribilmente continuativo) ‘primo cittadino’
E poi, lo sbando di un PD che non prende una pubblica posizione, non fa uscire nessun documento dei suoi organi, bensì sibilinni silenzi, poiché ad oggi solo silenzi si odono dai dem, a parte le parole di Giusi Iemma (poco importa se con la i o la y), per forza di cose impegnata in una dichiarazione attestata tra l’ovvietà e il surreale.
Dico così -e la Iemma mi perdonerà, essendo quella gran signora che è…ma la politica è tutt’altro, mi si creda- in quanto non sappiamo cosa pensi Nicola irto, Ernesto Alecci, il Segretario Provinciale Giampa` e il (non) dimissionario Segretario Cittadino e Capogruppo in Comune, Fabio Celia, che considero un amico, ma conosce perfettamente, come giudico di Fiorita, la sua Giunta e siffatta simile alleanza, la quale è anomala, disomogenea e persino immoralmente promiscua, dal punto di vista politicante (l’arte di Moro, cioè sempre la politica difatti, è vioesa da costoro), perciò poco c’è da replicarmi, sennò controreplico, con più durezza e dati di fatto.
In ogni modo saranno comportamenti e azioni del ‘buon’ Talerico, se da Coordinatore Regionale ‘lupiano’, costituirà il Gruppo Consiliare al Comune di ‘Noi…come si chiamano’, con tutti i suoi accoliti, tradotto in maniera di ‘chi ha ricevuto l’accolitato; estens., chi assiste il sacerdote all’altare’ (pur non potendo impedire a nessuno di pensarla in senso figurato, anche se ho specificato l’interpretazione primigenia o originale, ma comunque fate vobis).
Certo è un aspetto acclarato in modo postulativo ed apodittico, l’indeguatezza di Fiorita, cioè, essere lui stesso il più più modesto dell’ultimo dei ‘re tracicello’, pur se Esopo (che scrisse la favola) non aveva previsto nella sua morale finale, quanto sia talvolta financo più dannoso, persino un incompetente notorio, in un posto apicale, soprattutto per un semplice motivo, assommando la scarsa affidabilità, dimostrata dallo stesso Fiorita, in tutti i suoi passaggi (senza contare l’insolenza sua e dei suoi componenti di tale ‘anomala maggioranza): nessuno più gli può credere e difatti, solo qualche ‘personaggio in cerca di autore’ ha accolto il suo invito.
Ciò bisogna dirlo forte e chiaro o ricordarlo bene come non mai, poiché dai banchi del Consiglio Comunale, Valerio Donato che aveva aperto -con il suo gruppo e i suoi amici- ad un ‘supporto’ per il bene della città, assieme a Gianni Parisi e Stefano Veraldi in aula e con la giusta interpretazione data da Roberto Guerriero, non si sono lasciati abbindolare da sirene e mercanti, da ipotesi e ipotetiche, ovvero varie ed eventuali: Fiorita&co, voilà…c’est la politique ( per voi che non conoscete le lingue: ecco…questa è la politica)!
Ovviamente, gli sventurati fioriteschi, daranno un’altra versione, ma io so bene quale sia la verità e lo sa tutta la città, pure perché se il sottoscritto fosse poco poco smentito, allora si che dovrei togliere qualche ‘antipatica’ chicca dal mio archivio, cioè l’insofferenza e l’improntitudine dello stesso Fiorita, quando io lo cercavo di convincere ad ‘aprire’ politicamente a Donato, verso il quale gli proferiva insolentemente ironici sberleffi, circa i riferimenti alla Corte Costituzionale (e parliamo di Dicembre scorso, sul marciapiede di un Forno noto a Catanzaro).
Patti chiari, al solito ho le prove, perciò chiederei di utilizzarle qualora fossi smentito (questo prevede la legge), ma si sà come al sottoscritto non capita la fortuna di avere un contradditorio pubblico (sono più bravo, dico sempre la verità, la dimostro pure e ho molti argomenti ed in più preparazione circa tutto lo scibile, modestamente), anzi, al massimo, per tentare di farmi innervosire e non ci riescono (semmai mi incarognisco di più: Cossiga&Andreotti style) mi fanno fare i commenti social -in verita` pochini assai, poiché replico a tutti e di tutti so!- da parte soggetti e soggette, improbabili ed altro ancora.
Intendiamoci, sono sempre pronto, ove mai sorgesse un’altra volta, simile situazione, a restituire la pariglia, poiché non è che poi faccio molto complimenti, principalmente verso chi è inefficace, inefficiente, irrisolto ed altro ancora.
Cosa volete? Molti sanno, in effetti che tra i miei santo preferiti, c’è Filippo Neri, il quale era solito dire “Stare buoni se potete”.
Ad ogni buon fine, vorrei proprio vedere adesso la composizione dei Gruppi, perciò sapere se lo xenofobo e razzista Sero` (mica lo dico solo io che è tale, difatti agli atti persiste inevasa la protesta dell’Ambasciata del Libano, tanto per aggiungere quanto siano tutti costoro, ovvero Fiorita e i fioriteschi di qualunque orientamento da culturame politicante, incoerenti e altro ancora, ma in senso negativo), perciò attendo con ansia di assistere alla scelta che farà il ‘collaboratore’ di Talerico in Consiglio Regionale, ovvero restare con il suo ‘dante causa’, oppure aderire al Gruppo che costituirà Valerio Donato, in nome e per conto di Azione, dove proprio il Sero` sarebbe sino ad oggi e per volontà al pari di un’afferenza calzaturiera (…e qui mi fermo, poiché le interpretazioni sono libere per chiunque), il Segretario Provinciale pro tempore.
E qui si ritorna a Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), chiedendogli scusa -ma mi perdonerà, certamente!- per l’accostamento a questi qui, cioè alle sue stupende e vere parole, allorquando dichiarò:” Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà”.