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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 24 DICEMBRE 2024

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Il caso reggina 1914, scuote dalle fondamenta il sistema calcio con i suoi affari. Se il consiglio di Stato da ragione al tribunale di Reggio Calabria… Reggina, Gravina non ci sta e tuona: “Ho chiesto ad Abodi un intervento per impedire che le leggi dello Stato rendano vani gli sforzi della Figc”.

Il caso reggina 1914, scuote dalle fondamenta il sistema calcio con i suoi affari. Se il consiglio di Stato da ragione al tribunale di Reggio Calabria… Reggina, Gravina non ci sta e tuona: “Ho chiesto ad Abodi un intervento per impedire che le leggi dello Stato rendano vani gli sforzi della Figc”.

Di Luigi Longo

Avete capito la partita in gioco quanta è delicata? da molti giorni chiediamo la convocazione di un consiglio comunale aperto e straordinario del comune di Reggio Calabria, per impegnare tutto il mondo politico reggino e calabrese in una battaglia di sostegno alla reggina 1914. Purtroppo in tanti hanno fatto il gioco di Gravina e compagni…seminando il seme della discordia…ancora siamo in tempo per recuperare. L’unità politica e sociale per dare forza alla grande partecipazione a Roma dei tifosi reggini. Avanti tutta nella difesa di Reggio Calabria, lasciando perdere chi rema contro per ragioni talmente miseri, che non serve nemmeno parlarne. Leggete quello che dice, Gravina, per capire la partita in gioco. Buona lettura

“Il cosiddetto ‘caso Reggina’ è stato possibile perché le leggi dello Stato non sono coerenti con il più stringente quadro normativo della Federcalcio”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina — intervenendo a margine dell’incontro con la delegazione della Nazionale Under 20 di ritorno dal Mondiale in Argentina — commenta la notizia dell’omologazione del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale fallimentare di Reggio Calabria: “Sull’argomento è bene fare chiarezza — ha continuato Gravina — non è possibile chiedere giustamente il rispetto delle norme e della centralità della Covisoc, ma contemporaneamente abolire nel decreto attuativo della riforma dello sport l’art.12 che riconosce ruoli e poteri della stessa commissione che verifica il rispetto dei requisiti economico-finanziari dei club professionistici. Gli organi di giustizia della Figc hanno applicato le norme a difesa dell’equa competizione e infatti hanno sanzionato chi, pur in costanza di una legge che glielo consentiva, non ha provveduto a pagare quanto previsto dalle norme federali”. “Ho chiesto al Ministro Abodi — ha concluso il presidente della Federazione — di agire prontamente per impedire che le leggi dello Stato rendano vani gli sforzi della Figc a difesa dell’equilibrio competitivo del sistema calcio”.