A Taurianova i “Lordazzi” colpiscono ancora: Criminali che meritano una punizione esemplare Ieri l’ennesima denuncia da parte del vicesindaco Antonino Caridi in merito alla bonifica di un’altra micro discarica nel territorio comunale
Di GiLar
Ci ritroviamo sempre a ribadire le stesse preoccupazioni in merito alla questione “Lordazzi” e sul modus criminale che stanno perpetrando da anni in ogni angolo della città e in tutto il territorio comunale. Ci sono piaghe che distruggono un contesto civile, una comunità e soffocano il vivere civile in una società normale, come la criminalità organizzata, i piccoli delinquenti ed altre forme di inciviltà che non fanno altro che distruggere e “inquinare” un territorio e l’ambiente circostante.
Ieri l’ennesima denuncia social da parte del vicesindaco Nino Caridi nel suo profilo Facebook (l’ennesimo) in merito all’abbandono selvaggio di rifiuti e quindi il formarsi di micro discariche che prontamente vengono bonificate dagli operatori della ditta incaricata dal Comune per la raccolta rifiuti. È una situazione insostenibile che stiamo combattendo da quasi dieci anni, ma che non si trova una soluzione al problema né materialmente, ma soprattutto e questa la condizione più importante, ma soprattutto preoccupante, né culturalmente. Il vicesindaco Caridi scrive, “Oggi bonifica micro discarica nella strada che porta al cimitero di Jatrinoli davanti all’entrata dove ci sono le cabine Enel (…) Si pregano i signori, di lasciare pulito il territorio comunale ed evitare di fare, dobbiamo avere un po’ di rispetto per l’ambiente dove viviamo tutti, compreso voi!”.
Appelli e denunce che facciamo da tempo e che restano inascoltati da questa gentaglia, banditi e delinquenti che in barba ad ogni legge e del rispetto dell’ambiente se ne fregano altamente, continuando imperterriti nella loro azione criminale come se tutto gli è concesso.
Credo che occorra, e ne rinnoviamo l’appello, chiunque veda questi delinquenti che sporcano in maniera indiscriminata l’ambiente senza rispetto alcuno, lo comunichi alle forze dell’ordine.
È davvero mortificante, sfiancante e estenuante rinnovare appelli di buon senso su cose che dovrebbero culturalmente essere una condizione normale di sana civiltà.