“Volevo essere la Barbie. Storia di Davide e ordinarie omofobie” Di Domenico Latino, edito da Officine Editoriali da Cleto, Cleto (CS), 2023.
di Donatella Mazzaferro
“Volevo essere la Barbie. Storia di Davide e ordinarie omofobie” è un libro-intervista del giornalista Domenico Latino, il cui racconto intreccia la vibrante storia personale di Davide Sgrò, attivista irriducibile LGBTIQ+, con le battaglie dei diritti civili condotte dallo stesso su scala nazionale. Sono tante le discriminazioni che colpiscono lo status di soggetti che non si riconoscono nel concetto binario di “maschio” o “femmina” (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Intersex e Queer) e le cronache odierne sono piene di casi in cui essi, nei modi più diversi, vengono denigrati, maltrattati, messi al pubblico ludibrio. Un pregiudizio che ha radici antiche, visioni distorte alimentate dall’immaginario collettivo, posizioni ideologiche estreme, costringono queste persone a stare ai margini della società e non essere valorizzate nella loro profonda dignità di esseri umani. Dice bene il massmediologo Klaus Davi nella prefazione a definire il libro un romanzo di formazione dove dai quattordici capitoli “s’impara tantissimo.” S’impara, soprattutto, ad individuare i processi che provocano l’innescarsi della discriminazione contro queste persone dotate di grandissima sensibilità, e, spesso, di sopraffino talento creativo, muovendo gli animi alla giusta denuncia sociale ed a ripensare nuovi percorsi di inclusione sociale e di convivenza. In questo senso sono da chiamare in causa il ruolo della famiglia e della scuola, indubbiamente le agenzie educative per eccellenza nella responsabilità della crescita dei giovani, le quali gravate dall’influenza di una mentalità efficientistica e votata alla logica del profitto, hanno diminuito il fascino e l’autorevolezza che esercitavano nei confronti degli stessi. Si tratta, comunque, di rivedere comportamenti, prassi etiche, in ogni ambito della società civile, per riappropriarsi di quei valori autentici che hanno ispirato per millenni il cuore e il pensiero umano a concepire le opere più grandi. Il giornalista Latino in questo mirabile lavoro, attraverso sei incontri con Davide, ripercorre la sua vita, dall’infanzia all’età adulta, raccogliendone le ansie, i timori, le gioie, le sfide, le ambizioni, nel vedere una società a misura d’uomo, poiché solo con l’amore in tutte le sue espressioni, il genere umano potrà vivere nella dimensione del rispetto reciproco, della donazione gratuita e della gentilezza. Questa è la forma di ‘potere’ più grande a cui ogni uomo possa aspirare per la sua realizzazione. Dobbiamo fare assurgere a nostro motto quello che dice il poeta romano Virgilio nell’egloga X delle Bucoliche: “Tutto vince l’amore; arrendiamoci anche noi all’amore”, facendo della nostra esistenza un capolavoro.
Marco Marchese, autore della postfazione del libro, nonché fondatore delle Officine Editoriali da Cleto, la Casa Editrice che ha pubblicato il lavoro di Domenico Latino, ha dimostrato concretamente come la propria vita possa diventare un capolavoro, essendo egli un baluardo nell’ambito della cultura editoriale e delle lotte per i diritti civili, integrandosi felicemente con il proprio compagno nella comunità di Cleto, un paesino del cosentino. La speranza è che simili esempi si moltiplichino, affinché, gli strumenti culturali e una rinnovata coscienza etica, possano far nascere un nuovo modo di “sentire” e “comprendere” le persone LGBTIQ+ in tutti gli ambiti della società civile.